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Sanità | 23 dicembre 2023, 07:09

Covid e influenza, il sindaco-medico: "Rilanciare la campagna vaccinale e (in certe situazioni) l'uso della mascherina"

Giampiero Tolardo, primo cittadino di Nichelino ma anche medico di base, in vista dell'imminente Natale: "Far vaccinare anziani e fragili, ma quando si è in coda al supermercato o dentro negozi affollati, mascherina utile per tutti"

giampiero tolardo medico

I suggerimenti del medico-sindaco: "Rilanciare la campagna vaccinale e l'uso della mascherina"

Il coronavirus non è più una emergenza ma i dati delle ultime settimane segnalano un costante (anche se lieve) incremento dei contagi, l'influenza sta mettendo a letto migliaia di persone. C'è da preoccuparsi in vista dell'imminente Natale? "Il Covid non è mai andato via, si è modificato e trasformato ma continua a far male, anche se molto meno che in passato. Per questo è fondamentale rilanciare la campagna di vaccinazione". Così Giampiero Tolardo, sindaco di Nichelino, che in questo caso parla come medico di base, che nelle ultime settimane è tornato a fare i conti in ambulatorio con un crescente numero di casi di coronavirus.

"Vaccinare in primis anziani e fragili"

"Io stesso mi sono vaccinato e l'invito che rivolgo è quello di fare la stessa cosa in primis con anziani, fragili e chi soffre di patologie particolari. Per troppo tempo della vaccinazione non abbiamo più parlato in Piemonte come nel resto d'Italia". E poi aggiunge: "L'influenza, che nella stragrande maggioranza dei casi ti limita per 5-7 giorni, nel periodo di massima incidenza provoca 300 morti al giorno. Possono sembrare pochi 300 morti in un Paese con 60 milioni di abitanti, ma quando ci sentivamo dire di 300 morti per il coronavirus questi dati spaventavano".

"Proprio per continuare a contenere la diffusione del Covid, che negli anni abbiamo visto che si diffonde maggiormente durante l'inverno e la stagione fredda, più riusciamo a vaccinarci più evitiamo la circolazione e la trasmissione del virus - fa notare Tolardo - Nelle ultime settimane i contagi sono aumentati soprattutto nella fascia più giovane, che è quella che ha meno problemi o conseguenze per la salute, ma poi i ragazzi portano il virus a casa e magari lo trasmettono ai nonni".

"Usare (in certe situazioni) la mascherina"

In passato c'erano stati "Natali dimezzatati", senza possibilità di tavolate o inviti ad una grande prudenza in occasione delle riunioni familiari, il sindaco-medico evita di usare toni allarmistici ("non è più il caso di usare certe avvertenze per il pranzo o la cena della vigilia"), ma suggerisce un altro tipo di cautela: "Una volta noi non usavamo mai la mascherina, poi abbiamo dovuto imparare a portarla, oggi di nuovo non se ne parla più. Non dico di usarla sempre, ma quando siamo in coda in un supermercato pieno o magari in un negozio dove ci sono tante persone, specie in questi giorni che portano al Natale, può essere una soluzione valida per limitare la trasmissione del virus".

"Perché le aggregazioni molto numerose delle persone, dove in coda ci sono anche soggetti che hanno una influenza leggera o magari il Covid, pur senza saperlo per via dei sintomi lievi, la precauzione della mascherina è una buona abitudine da riprendere, in una fase in cui le sindromi da raffreddamento sono più diffuse", conclude Tolardo.

Massimo De Marzi

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