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Attualità | 21 dicembre 2023, 19:25

Emergenza psicologi nelle carceri: alle Vallette in 4 per 1.400 detenuti

Il Comune di Torino incalza il Governo chiedendo un aumento di stipendio per i professionisti che lavorano con i detenuti

sbarre carcere

Emergenza psicologi nelle carceri: alle Vallette in 4 per 1400 detenuti

Ci sono pochi psicologi e stipendi troppo bassi per chi lavora nelle carceri. Questa è la preoccupazione del Comune di Torino, che deve fare i conti con soli 4 psicologi per i circa 1400 detenuti (oltre al centinaio di donne del reparto femminile) reclusi alle Vallette.

Questi professionisti, poi, ricevo una retribuzione oraria di 17,98 euro lordi contro i 40 euro pagati per gli psicologi che lavorano negli istituti scolastici. Ed allora l'Amministrazione cerca di incalzare il Governo per arrivare a trovare una soluzione al problema: "La detenzione non deve essere solo punitiva ma offrire anche una possibilità di rieducazione per il soggetto – ha spiegato il consigliere del PD Amalia SantiangeliBisogna offrire ai detenuti un supporto sociosanitario adeguato che oggi manca. Chiediamo che il sindaco solleciti il governo a sostenere queste figure professionali". 

"I margini purtroppo sono abbastanza ristretti, chi ha le competenze sappiamo che non ha l'interesse di garantire questi diritti ai detenuti – ha dichiarato il consigliere di Sinistra Ecologista Sara Diena resta il problema di chi ancora vede le carceri come luoghi di serie B".

Non solo nelle carceri, ma anche nelle scuole e negli ospedali si fa fatica a trovare psicologi. Tra i banchi del Municipio c'è chi sottolinea questo aspetto ricordando di non lasciare indietro nessuno: "Secondo me bisognerebbe agire a livello più ampio, con un ordine del giorno che inviti fortemente il governo a potenziare il supporto psicologico in tutte le classi, nei quartieri, nelle scuole – ha detto il consigliere di Torino Bellissima Piero Abruzzese Quindi preferirei non limitare questa richiesta solo all'ambito carcerario". Deliberato l'atto, ora la città si spetta di avere maggiore supporto da Roma.

Marco D'Agostino

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