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Politica | 19 dicembre 2023, 17:58

Regina Margherita, approvato lo scorporo dal Parco della Salute. Cirio e Icardi applaudono, opposizione sulle barricate

Il presidente della Regione e l'assessore alla Sanità: "Promessa mantenuta, così valorizziamo al meglio l'eccellenza dell'ospedale". Pd, LUV e M5S contrari: "Nessuna certezza sui costi, così si mette a rischio un modello"

ospedale regina margherita

Regina Margherita, approvato lo scorporo dal Parco della Salute

«Lo scorporo dal Parco della Salute consentirà al Regina Margherita quella autonomia organizzativa e amministrativa necessaria per rispondere al meglio ai nuovi bisogni dell’area pediatrica, attraverso prestazioni di media e alta complessità che garantiscano la presa in carico globale e multidisciplinare del bambino e della sua famiglia, distinguendo l’assistenza al bambino, a partire dalle prime ore di vita sino all’adolescenza, da quella dell’adulto, secondo gli auspici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle varie Società scientifiche nazionali ed internazionali del settore. Per la Regione Piemonte, vuol dire mantenere l’impegno a costituire un presidio ospedaliero d’eccellenza interamente dedicato all’area materno-infantile, valorizzando il percorso fin qui svolto da questo ospedale e riconosciuto a tutti i livelli, alla pari dei più importanti presidi pediatrici nazionali, come il Gaslini di Genova, il Sacco di Milano e il Meyer di Firenze». Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, commenta il via libera del Consiglio regionale, votato oggi pomeriggio a maggioranza, alla costituzione della nuova Azienda ospedaliera “Ospedale Infantile Regina Margherita” di Torino, cui viene contestualmente assegnato il presidio ospedaliero infantile "Regina Margherita” e a cui ricondurre le prestazioni nei confronti dell'utenza pediatrica attualmente svolte dall’Azienda ospedaliera universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.

Nei prossimi giorni, il presidente della Regione Alberto Cirio siglerà il decreto di costituzione della nuova Azienda Ospedaliera “Ospedale Infantile Regina Margherita”, a valere dal 1 gennaio 2024.

«Era un impegno che ci siamo presi fin dalla campagna elettorale e che oggi arriva a compimento: garantire all’ospedale Regina Margherita le sue specificità per l'eccellenza nella cura dei bambini. I bambini non sono piccoli adulti e hanno bisogno di cure e assistenza specifici. La nuova Aso nasce con questo spirito e potrà dare ancora maggior solidità al percorso per il riconoscimento di Irccs che renderà, ancora più di quanto non sia già ora, l’ospedale di Torino un riferimento a livello nazionale e internazionale nella cura dei più piccoli», dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Ad apposita e successiva deliberazione della Giunta regionale, è demandata la definizione dei criteri e delle modalità di gestione della contabilità e delle attività e passività pregresse, così come anche la nomina di un commissario, affinché provveda, con il direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino e la supervisione della Direzione Sanità, a porre in essere le misure operative ed organizzative necessarie all’avvio della nuova organizzazione, garantendo nell’immediato la continuità di tutte le funzioni aziendali assegnate anche mediante atti convenzionali tra le Aziende.

L’assessore regionale al Bilancio, Andrea Tronzano: «Rispettiamo la parola data. Chiudiamo il percorso di mantenimento dell'identità pediatrica del nostro ospedale infantile di eccellenza, dopo che nel 2018 raccogliemmo quasi 150 mila firme a sostegno della nostra tesi. È contemporaneamente la prima pietra per il percorso che porta verso l'Irccs. I bambini non sono adulti in miniatura e insieme alle loro famiglie devono avere ogni attenzione dalla sanità pubblica senza essere confusi con gli adulti».

“Il Regina Margherita imbocca oggi la strada dell’autonomia per diventare a tutti gli effetti un’azienda ospedaliera indipendente”. Lo afferma il capogruppo della Lega Alberto Preioni, accogliendo con favore l’approvazione da parte del Consiglio regionale della proposta di deliberazione 320 presentata all’Aula dalla Giunta.

“Con questa decisione – aggiunge Preioni – l’ospedale pediatrico, già esempio di eccellenza sanitaria, compie il primo passo per diventare un Irccs – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, riconosciuto dal Ministero. Si tratta di una riorganizzazione – precisa il capogruppo – che va verso l’acquisizione di standard qualitativi e di attrattività al pari di altre aziende italiane analoghe, come il Bambin Gesù di Roma e il Mayer di Firenze, solo per citarne alcune. Questo provvedimento – conclude Preioni - si fonda sul migliorare e accrescere un polo, già noto per l’eccellenza, di cure avanzate nei bambini, e dà il via a un percorso per rendere il Regina Margherita un Irccs e un hub di riferimento per tutti i presidi pediatrici del Piemonte”.

Di parere diametralmente opposto le opposizioni in Consiglio regionale. “Oggi abbiamo affrontato in Aula la discussione della delibera sullo scorporo dal progetto del Parco della Salute dell’Ospedale Regina Margherita di Torino che dovrebbe diventare, da gennaio 2024, un’azienda ospedaliera autonoma, dopo un confronto in Commissione che non solo non ha fugato alcun dubbio, ma che ha contributo a aumentarli. Nulla è chiaro: né il percorso di scorporo, né i costi e nemmeno come verranno ridisegnati i servizi per i piccoli pazienti. Al momento si precisa che il processo non genererà costi e, qualora li generasse, eventuali oneri per l’attivazione troveranno copertura nelle risorse per servizio sanitario. Peccato che le risorse nazionali per la sanità, per scelte del Governo Meloni, siano in contrazione e, quindi, non riusciamo a capire come potranno essere coperti questi costi” dichiarano il Presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle.

“Avremmo voluto discutere nel merito del testo – concludono gli esponenti dem - per capire come potenziare il Regina Margherita e come ridisegnare i servizi per evitare che tante le famiglie (9%), che oggi si rivolgono fuori Regione, possano curare i loro bambini in Piemonte. Nulla di tutto questo è stato fatto. Saremmo stati, infatti, d’accordo sul potenziamento del polo per migliorare i servizi, ma di questa discussione non c’è stata traccia. Che il centrodestra voti da solo questa delibera piena di incognite. Il Partito Democratico monitorerà perché non resti solo un annuncio come sembra”.

“Il Regina Margherita è da anni punto di riferimento ed eccellenza dell’offerta sanitaria piemontese e nazionale, un modello da esportare e implementare non da mettere a rischio con un progetto di autonomia fragile e con formule organizzative discutibili come staccare la neonatologia dal Sant’Anna con tutti i rischi e problemi connessi. Senza contare che i proponenti in commissione non hanno escluso in futuro di aprire un punto nascite al Regina a due passi dal Sant’Anna stesso”, ha spiegato Silvana Accossato , capogruppo di LUV.

Francesca Frediani (M40 – Up), annunciando a sua volta la non partecipazione al voto, ha espresso dubbi “sul rapporto che si verrà a creare tra questa nuova realtà e la rete territoriale pediatrica, che rischia di lasciare gran parte della regione senza copertura per la medicina d’emergenza”.

Per Giorgio Bertola (Ev), che non ha partecipato al voto, “la discussione avrebbe richiesto qualche riflessione e approfondimento in più soprattutto dal punto di vista dei costi. Un buon amministratore non può votare un provvedimento senza conoscerne l’entità”.

Sean Sacco (M5s) ha espresso il timore che “tale disegno sia un modo per diminuire sempre più l’importanza delle nuove strutture pubbliche che devono nascere sul territorio e aprire le porte ai privati, condannando molte strutture all’oblio”.

redazione

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