La maggioranza vuole consentire la realizzazione di case, oltre a negozi, nell’area della Cartiera Cassina di piazza Frairia a Pinerolo. La proposta è stata presentata ieri, lunedì 11 dicembre, in Commissione urbanistica e verrà discussa nelle prossime settimane, per poi finire nella variante generale al Piano regolatore.
Il futuro della Cartiera era già stato al centro di un’aspra polemica politica. La scorsa maggioranza Salvai aveva approvato, nella variante generale al Piano regolatore, alcune modifiche all’area: introduzione della destinazione commerciale, a fianco di quella produttiva, e aumento del rapporto di copertura dal 30 al 50%. Il timore del Pd era che la modifica aprisse all’insediamento di un nuovo centro commerciale, che occupasse circa 6.000 metri quadri, ovvero la metà dell’area da 11.940, in un’area con problemi di viabilità. Un’ipotesi sempre respinta dalla maggioranza, che ora però decide di fare un passo oltre.
Il precedente progetto della variante ha delle lacune e dei problemi e Salvai e i suoi vogliono approvarne uno nuovo. L’assessore comunale all’Urbanistica Fabiano Vodini ha lanciato una serie di commissioni per discutere alcune proposte da inserire nel nuovo documento. Tra queste c’è una revisione dell’assetto dell’area della Cassina: “La presenza di un impianto produttivo, in un’area residenziale, comporta delle problematiche, per questo la proposta è di eliminare la destinazione produttiva e inserire quella residenziale a fianco della commerciale”. L’idea è di avere una nuova zona con alloggi e negozi di vicinato, che si inserisca nel contesto attuale.
Maurizio Trombotto, presidente dell’associazione ambientalista Italia Nostra, ha però chiesto cosa sarà della cartiera storica e della cappella privata, oggi usata come centro di una rotatoria. “Non abbiamo un progetto da valutare – chiarisce il presidente della Commissione Antonio Medaglia –. La nostra proposta è di risolvere un problema urbanistico, poi, quando verrà presentato un progetto, il Comune farà le valutazioni del caso”. In seguito a questo chiarimento, il consigliere leghista Fioravanti Mongiello ha invitato a tenere in considerazione la tutela della parte storica nei passaggi futuri.
Vodini ha anche spiegato come una soluzione analoga, la maggioranza la proponga per l’area ex Pmt di via Martiri del XXI 76. In passato era già stata autorizzata la realizzazione di case, negozi e uffici per le due porzioni all’estremità del complesso. Non per il cuore. “Oggi non c’è più attività produttiva e rimuovere questa destinazione, aprendo a una riqualificazione complessiva, consentirebbe di pensare a un disegno organico e più esteso di quello concesso attualmente”.