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Economia e lavoro | 11 dicembre 2023, 14:18

Lear, si apre uno spiraglio: c'è la cassa per tutto il 2024, aspettando Maserati. "Ma poi serve un progetto concreto per lo stabilimento"

Nuovo incontro in Regione con i sindacati di Fim, Fiom e Uilm per il destino dello stabilimento di Grugliasco. Concreta la prospettiva di ammortizzatori sociali per scongiurare i 310 esuberi su 410 lavoratori. "Ma bisogna premere su Stellantis per aumentare le produzioni"

persone sotto il grattacielo della Regione

I sindacati hanno partecipato all'incontro in Regione sul destino di Lear, a cominciare dagli ammortizzatori sociali

Un anno di cassa integrazione che copra tutto il 2024. Ecco la prospettiva concreta che emerge dalla riunione che si è tenuta questa mattina presso il grattacielo della Regione, per il futuro dello stabilimento di Grugliasco della Lear. Un "ponte" che potrebbe essere prezioso, per almeno due motivi.

Da un lato, infatti, l'azienda alle porte di Torino di fatto lavora unicamente per Stellantis, per la quale produce i sedili per le auto. Ma con la perdita della commessa per la 500Bev - finita a un'azienda turca - i volumi di produzione sono ridotti al lumicino, limitati per alcuni modelli Maserati. Il marchio del Tridente, tuttavia, con l'uscita di produzione di un paio di modelli con la fine del 2023, rischia di dare ancora meno ossigeno alla lavorazione presso Lear, mentre nuovi modelli dovrebbero entrare in scena proprio con l'inizio del 2025, secondo le previsioni della casa automobilistica.

L'incontro ha visto, insieme alle rsu e ai sindacati di Fim, Fiom e Uilm, anche i rappresentanti della Regione e quelli dell'azienda. E' stata così analizzata anche la situazione produttiva dellos tabilimento, con volumi produttivi che non garantiscono in prospettiva la piena occupazione. La sospensione fino a zero ore coinvolge tutti i 410 dipendenti di cui viene stimato alle attuali produzioni un esubero strutturale di circa 310 lavoratrici e lavoratori.

"Al tavolo abbiamo ribadito l'estrema gravità in cui versa lo stabilimento LEAR di Grugliasco che in assenza di un serio progetto industriale non ha sbocchi - dicono i rappresentanti dei lavoratori -. E abbiamo chiesto alla Regione, visto il tempo concesso dall'ammortizzatore sociale, di verificare in sede ministeriale a partire dall'incontro calendarizzato per il giorno 11 gennaio 2024 presso il MIMIT, la ricerca di ogni possibile soluzione industriale e produttiva".

 

Alla ricerca di un "piano B"

Insomma, si cerca un piano B per lo stabilimento che, è nei fatti, fatica a reggersi solo sulle commesse provenienti da Stellantis. "Nei confronti della direzione aziendale abbiamo sollecitato l'impegno nella diversificazione produttiva e una migliore distribuzione delle attuali produzioni tra i diversi siti Lear". Ma tutto questo non basta a far recedere i lavoratori dalla protesta: rimane infatti lo stato di agitazione permanente, valutando le adeguate misure di protesta, che verranno concordate e decise volta per volta fino alla data dell'incontro presso il Ministro delle Imprese.

 

 

"Primo passo importante"

E' un primo passo importante per almeno due ragioni: dare respiro ai lavoratori ed alle loro famiglie scongiurando lo spettro dei licenziamenti - commenta Rocco Cutrì, segretario provinciale di Fim Cisl -: avere una visibilità di breve medio termine il relazione ai tavoli automotive anche in riferimento agli sviluppi del piano industriale Stellantis dalle cui evoluzioni ci si attende la messa a terra di progetti, volumi e allocazione delle produzioni. Il settore automotive continuerà ad essere presidiato su tutti i livelli ma dovrà essere supportato da adeguate politiche industriali che diano continuità all'industria automobilistica italiana ed alla propria rete di fornitura". 

 

A conclusione dell'ennesimo incontro rimangono in piedi tutti gli elementi di incertezza e preoccupazione per il futuro occupazionale e produttivo dello stabilimento di Grugliasco - fanno notare Antonino Inserra, responsabile Fiom per la Lear e le rsu, Antonio Gullo e Luciano Oriti -. La notizia di ulteriori 12 mesi di ammortizzatore sociale reppresenta indubbiamente una boccata di ossigeno. Il tempo a disposizione deve essere utilizzato per ricercare soluzioni industriali e produttive per tuttie le lavoratrici e tutti i lavoratori. Serve uno straordinario impegno da parte di tutte le istituzioni locali e nazionali per dare risposte alla complicata situazione del settore automotive, impegnando ad adeguati e reali voluomi prodottivi la mono committente Stellantis sul territorio torinese”.

"In considerazione dell'attuale situazione di criticità produttiva ed occupazionale acclarata e di prospettiva, l'ulteriore periodo di cassa integrazione, conferma la drammaticità della situazione, e preoccupa ulteriormente l'impatto sui lavoratori e sul territorio - conclude Antonio Iofrida, responsabile Uilm per Lear -. Auspichiamo che dal prossimo incontro previsto per l' 11 di Gennaio in sede ministeriale, presso il Mimit, possa prendere vita una interlocuzione, con i vari livelli sitituzionali, utile ad acquisire elementi atti alla costituzione di un progetto industriale che possa dare prospetttiva al sito di Grugliasco ed ai lavoratori e lavoratrici, della Lear".

Massimiliano Sciullo

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