La casa rappresenta una vinta intera di sacrifici e per questo motivo va protetta, anche dagli amministratori di condominio disonesti o dai condomini morosi. E’ per questo motivo che Fratelli d’Italia ha annunciato oggi a Torino di voler presentare una proposta di legge a tutela dei condomini, per risolvere il problema delle insolvenze e dei raggiri. Per proteggere la casa.
Morosi o amministratori disonesti: come difendersi?
Il luogo scelto non è casuale. Corso Brescia angolo via Alessandria, condominio Albesiano. Un palazzo ritrovatosi con 550.000 mila euro di debiti e un amministratore in carcere. Debiti che sono ricaduti sui singoli condomini. “Abbiamo il dovere di tutelare i condomini che molto spesso, a causa delle insolvenze di una persona, si ritrovano a pagare tutti. Spesso questa insolvenza viene scoperta quando il debito è troppo alto e diventa un peso difficile da sostenere. Poi vogliamo sostenerlo nei casi in cui l’amministratore di condominio sparisce con un debito che rimane a carico dei condomini: è insostenibile” ha affermato l’onorevole Augusta Montaruli, prima firmataria della proposta di legge.
La proposta di legge presentata da Montaruli
La proposta di legge, di fatto, prevede che ci sia una comunicazione e diretta non solo agli amministratori, ma anche ai singoli condomini, nei casi in cui il debito superi i 10.000 euro. Un’alert, nel nome della trasparenza e della legalità. Un messaggio per non arrivare ad accumulare debiti enormi e per evitare problemi come il taglio delle utenze.
“Non possiamo aggiungere sofferenza dove già si soffre di più: sappiamo quanto valore c’è nella proprietà della casa, che rappresenta un’intera vita di sacrifici. E’ brutto che persone che investono i propri risparmi nella casa, si vedano bidonate a sorpresa da amministratori disonesti e accumulino debiti ingiusti e insostenibili per le loro tasche” ha concluso la Montaruli.
Alessi: "Tutelare tutti i condomini"
"Nel caso caso del Condominio Albesiano - ha raccontato la capogruppo Patrizia Alessi - noi condomini ci siamo ritrovati all'improvviso con circa 550mila euro da ripagare. Il nostro immobile è stato il primo con Decreto di revoca giudiziale di un noto amministratore di condominio torinese rivelatosi infedele. Speriamo che questa proposta di legge tuteli tanti altri condomini".