Ma esattamente, Stellantis, cosa ci guadagna dall'avvio di un hub per l'economia circolare come quello che inizia la sua operatività a Mirafiori? È la domanda di fondo, a margine dell'inaugurazione di queste ore in corso Settembrini. E il ceo, Carlos Tavares, non si tira indietro.
Non pagare le materie prime abbassa i costi (e i prezzi)
"Nel riciclaggio non si pagano le materie prime. E quindi i costi sono ridotti e la redditività maggiore. C'è poi da considerare il costo del lavoro, anche se in futuro non si può escludere una maggiore automazione. È un'attività accrescitiva, rispetto alla nostra azione come Gruppo. E se la facciamo bene, la rende sostenibile".
15 modelli di business diversi
Una ricetta che si declina poi alle singole componenti dei veicoli. "Abbiamo 15 modelli di business diversi, ma tutti devono risultare redditizi e devono essere accessibili ai consumatori. Dai motori alle batterie. Si ripaga solo la componente da sostituire, quindi si riduce enormemente il prezzo della componente. E tutto risulta più conveniente".
Una scelta che difendere dall'inflazione
L'hub di Mirafiori, peraltro, prova a guardare nel lungo periodo. "Sappiamo che la volatilità dei costi delle materie prime rende le materie prime meno accessibili. E questo rende difficile da parte della classe media l'acquisto della vettura. Tutti siamo sottoposti all'oscilllazione dei prezzi delle materie prime. Riciclare materie prime garantisce un flusso stabile che ci sottrae alle oscillazioni. Ma non credo che in futuro i prezzi delle materie prime nuove possano essere più convenienti di quelle riciclate".
C'è poi da misurarsi con l'andamento della domanda, soprattutto nel mercato dell'elettrico (che sta frenando). "Appena i governi eliminano i sussidi, la domanda per i veicoli elettrici tende a ridursi. Succede in Italia, ma anche in Germania o nei Paesi del Nord. L'impressione del consumatore è che i veicoli elettrici siano troppo costosi e le esitazioni di alcuni governi europei portano alla situazione attuale".