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Economia e lavoro | 23 novembre 2023, 14:44

Viaggio nel nuovo centro di Economia circolare a Mirafiori: qui si darà nuova vita a motori, batterie e componenti auto [FOTO e VIDEO]

Si alza il sipario su SustainEra, attiva su 73mila metri quadri in corso Settembrini. Ci lavoreranno 550 persone a regime, da aprile 2024

Viaggio nel nuovo centro di Economia circolare a Mirafiori: qui si darà nuova vita a motori, batterie e componenti auto [FOTO e VIDEO]

Si solleva il sipario sull'hub dell'economia circolare che Stellantis ha affidato a Mirafiori. E' ribattezzato "SustainEra" e si occuperà di ricondizionare intere vetture, oppure di recuperare e rendere riutilizzabili singole parti delle automobili del Gruppo, o almeno estrarre quelle materie prime che proprio non possono essere salvate.

Alla Porta 16 di corso Settembrini

Ricavato in un'area della vecchia fabbrica, l'hub si trova su corso Settembrini, alla Porta 16. Al suo interno i veicoli che un tempo sarebbero stati destinati allo sfasciacarrozze otterranno una nuova vita. Il tutto trova la sua collocazione nel piano Dare Forward 2030 di Stellantis.

"L'obiettivo è usare meno materia e per il periodo più lungo possibile: nonc'è alcun problema di qualità". Garantisce Alison Jones, responsabile Stellantis per l'economia circolare. 

A Mirafiori dal 2025, quanto l'hub andrà a regime, ci saranno circa 550 addetti altamente qualificati. L'area sarà di 73mila metri quadri, di cui 55mila al coperto. L'obiettivo è arrivare a riciclare oltre 5000 tonnellate di materiali, salvando circa il 55% del materiale e riutilizzando ciò che può ancora essere utile.

Spazi suddivisi, ognuno con una missione specifica

Gli spazi all'interno dell'hub sono appositamente suddivisi, ciascuno con una missione specifica. Un'area smonterà le auto, un'altra si occuperà di ricondizionare i veicoli, dove possibile, un'altra ancora lavorerà le componenti ancora utilizzabili, con un settore specifico per le batterie.

"Abbiamo recuperato un'area parzialmente dismessa - dice Adriano Fabrizi, responsabile dello stabilimento - e qui si rigenerano parti come motori endotermici, danneggiati o usati. L’obiettivo è riportarli alle performance originali, ma con un costo conveniente per il cliente". Il frutto dunque saranno componenti di ricambio, che saranno venduti come "rigenerati" e non saranno ovviamente inseriti in modelli nuovi. Dunque finiranno nella catena di vendita dell'afterservice. "Ciò che verrà scartato in maniera definitiva, invece, finirà in fonderia (se ghisa, acciaio o materiale ferroso), pronto a essere riutilizzato come materia prima e chiudere il cerchio del riciclo".

Si parte con tre linee: a pieno regime ad aprile 2023

Per ora si lavora su tre linee, mentre ad aprile 2024 ne arriverà una quarta da 12 postazioni. E negli stessi mesi si inizierà a lavorare anche sulle batterie del Gruppo Stellantis (soprattutto Psa e Maserati). L'area magazzino sarà invece di 5500 metri quadrati per un'altezza di 10 metri. Sarà pronto a gennaio 2024. 

E Marco Alessandria spiega ancora: "In cestoni misti, in un'altra area, vengono ricevute invece quelle componenti auto che non sono motori, cambi o in futuro batterie e che saranno suddivise in circa 40 "famiglie" diverse. Saranno mandate a collaboratori esterni che si occuperanno di recuperarli e poi saranno restituiti a Stellantis. Ma in futuro, l'obiettivo è di centralizzare l'attività di recupero anche su queste componenti".

Una zona a parte, ancora, è in grado di ricondizionare 66 vetture al giorno (in due turni, per un totale di 15mila all'anno), per il ripristino delle auto che possono avere danni o difetti, ma che possono poi essere reimmesse sul mercato. Più o meno, saranno auto con un chilometraggio fino a 30mila chilometri.

Massimiliano Sciullo

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