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Economia e lavoro | 22 novembre 2023, 11:28

Torino riapre le piazze contro Meloni e legge di Bilancio: "Hanno peggiorato tutto. Servono risposte, non precettazioni"

Sciopero regionale per Cgil e Uil venerdì 24 da porta Susa a piazza Castello, con Landini. Proteste anche ad Asti, Cuneo, Novara e Novi Ligure

airaudo e cortese

Torino e i sindacati riaprono le piazze contro Meloni e legge di Bilancio

Torino torna in piazza. Dopo lo sciopero di venerdì scorso (precettato e dunque limitato ad alcune categorie), venerdì 24 Cgil e Uil la protesta si rinnova per le categorie private dei lavoratori. "Una giornata importante di mobilitazione dopo il 17, di cui siamo soddisfatti e in cui abbiamo triplicato le presenze, nonostante quel che dice il ministro Salvini", dice Giorgio Airaudo, segretario regionale Cgil Piemonte. "E ci aspettiamo cinque grandi cortei, in tutta la regione".

Torino "parte" da Porta Susa, ma si protesta anche in altre province

Appuntamento alle 9 a porta Susa, con chiusura in piazza Castello. Ma proteste sono previste anche ad Asti, Cuneo, Novara e Novi Ligure, dove la ferita dell'Ilva resta aperta. A chiudere la manifestazione di Torino, il segretario generale Cgil Maurizo Landini. "Ci aspettiamo risposte dal Governo e non precettazioni. Sul settore pubblico servirebbero rinnovi di contratto e assunzioni, mentre il Governo Meloni rinvia", dice ancora Airaudo.

"Le crisi che emergono sul territorio sono la prova delle difficoltà - dice Gianni Cortese, segretario generale Uil Piemonte - Abbiamo chiesto a Cisl di unirsi a noi, ma hanno avuto una valutazione diversa della Legge".

"Non condividiamo nulla di questa Legge"

"Non condividiamo totalmente la proposta di legge di Bilancio che non recepisce le nostre proposte si fisco, lavoro, welfare e previdenza. A parte il Cuneo fiscale che non è strutturale, sono riusciti a peggiorare tutto, compresa la legger Fornero. Si torna a 103 e si calcola tutto sul contributivo si allunga la finestra di uscita, penalizzando anche Opzione donna. Anche Ape sociale peggiorare, spostando la finestra d'uscita di 9 mesi", aggiunge Cortese. "Poi c'è stata la sorpresa sui dipendenti pubblici, per cui si cambiano le aliquote di calcolo di rendimento. Da gennaio ai cambia e ci sono tanti medici che pensano a questo punto di uscire entro dicembre", prosegue Cortese.

Extraprofitti e Sanità 

"Avevamo proposto di attingere agli utili per extraprofitti (oltre 43 miliardi di euro) a fine anno: hanno messo in atto una misura che poi si sono rimangiare e non porteranno a casa nulla. Ma anche sull'energia ci sono state un sacco di speculazioni, così come sulle big pharma, che hanno avuto il merito di sviluppare i vaccini, ma hanno anche fatto utili enormi. Lo stesso per le vendite online".

Sulla sanità "l'inflazione ha eroso molto di più, in percentuale, rispetto all'aumento di risorse. C'è fuga dalla vocazione e iscrizioni all'università, mentre si allungano code e tempi d'attesa".

Strada sbagliata. Dal Governo serve rispetto

"Non siamo sulla strada giusta, come confermano i dati sui consumi e sul PIL. Servono politiche solidaristiche e redistributive", conclude Cortese.

"Definire la tornata di sciopero un capriccio è una mancanza di rispetto per lavoratori e sindacati. Le alte percentuali di adesione di venerdì scorso confermano che la gente è arrabbiata e indignata. Speriamo non prevalga lo scoramento".

"Lo slogan di queste manifestazioni è Adesso Basta - sottolinea Airaudo - e questo rende abbastanza chiaro il nostro approccio".

La Cisl si muove da sola

Intanto la Cisl ha già programmato la sua iniziativa. “Sabato 25 novembre, con una nutrita delegazione di militanti, attivisti e dirigenti di tutto il Piemonte, saremo in piazza Santi Apostoli, a Roma, alla manifestazione nazionale Cisl per migliorare la manovra del governo e costruire un nuovo Patto Sociale", dice il segretario generale per il Piemonte Luca Caretti. "L’obiettivo della nostra mobilitazione è cambiare gli aspetti negativi della legge di bilancio, soprattutto sul tema delle pensioni, e lanciare a governo, sistema delle imprese e agli altri sindacati la sfida di un nuovo ‘Patto sociale’.~Tutta la Cisl piemontese condivide in pieno la linea tracciata dal segretario generale Luigi Sbarra che è quella di un sindacato responsabile, autonomo, pragmatico, intransigente, che pretende maggiori risposte nella Manovra economica”.  

Saranno più di 250 gli attivisti e i militanti Cisl piemontesi che raggiungeranno la capitale per partecipare alla manifestazione Cisl che si svolge nella stessa data della Giornata internazionale della lotta contro la violenza sulle donne. Un tema che anche Cgil e Uil ricorderanno nelle loro iniziative di venerdì.

Massimiliano Sciullo

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