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Attualità | 22 novembre 2023, 18:52

Ex Scalo Vallino, Mazzoleni: "Sul progetto non ci sarà nulla di sensibilmente diverso da quanto previsto"

Presentata la petizione dei cittadini in commissione congiunta, ma l'assessore all'urbanistica è tranchant: "Si tratta di una trasformazione positiva che restituisce aree verdi, spazi pubblici, universitari e aree private"

Ex Scalo Vallino, Mazzoleni: "Sul progetto non ci sarà nulla di sensibilmente diverso da quanto previsto"

La speranza è sempre l’ultima a morire, ma per quanto le modifiche al PEC dell’ex Scalo Vallino non sembrano essercene molte. L’assessore Paolo Mazzoleni è tornato a ribadire come ci siano infatti pochi margini di manovra sul progetto approvato dalla Giunta un anno fa per la struttura di via Nizza, oggi di proprietà di Nova Coop.

Lo ha fatto durante una Commissione congiunta per presentazione della petizione dei cittadini. Una petizione firmata da 533 cittadini che chiedono principalmente di spostare sottoterra il parcheggio previsto nel progetto, abbassare l’altezza dei due edifici residenziali che bloccano la vista da corso Sommelier e aggiungere aree verdi. 

“La petizione è nata più di un anno fa - ha spiegato uno dei firmatari della petizione, Carlo Buffa -. Non mettiamo in dubbi i contenuti, ma i modi e se si può migliorare il progetto edilizio”.  

“Tante persone non sono al corrente di quello che sarà il progetto finale - ha aggiunto Francesca d’Onofrio -. Nel corso del tempo sono state date delle informazioni diverse. La si immaginava un rapporto tra ambiente e servizi un po’ più armonioso”.

“Il tema ambientale è stato oggetto di un’analisi abbastanza minuziosa basata sulle norme che riguardano questo tipo di trasformazione - ha spiegato Mazzoleni -. Stessa cosa per quanto riguarda la parte urbanistica. Stiamo parlando di un’area inquinata e consumata, non un’area verde, che ha una trasformazione appropriata. Una trasformazione positiva che restituisce aree verdi, spazi pubblici, universitari e aree private. Possiamo coltivare l’idea di una città che non si sviluppa, cioè di lasciarla vuota, ma non è la mia idea. Il sistema di via Nizza e piazza Nizza nella sua dimensione di spazio pubblico è al di sotto delle sue possibilità, una trasformazione come questa penso possa e debba essere occasione di ripensamento uso pubblico di quel tratto. Nell’approvazione del PEC ci eravamo impegnati più avanti in dialogo con la Circoscrizione di ripensare con altre risorse a tutto il fronte di via Nizza. Ma sul progetto non ci sarà nulla di sensibilmente diverso da quello che è previsto”. 

Si può quindi ancora fare qualcosa? Poco. 

“Manca la parte attuativa. Non si andrà a un progetto diverso, ma sicuramente si possono vedere i temi semaforici, i marciapiedi, tante cose che possono essere migliorate”.

Il progetto di Nova Coop slittato al 2026  

Nel frattempo, il progetto di Nova Coop dopo l’incidente di Brandizzo ha visto allungarsi i tempi. Dopo la fase di bonifica, la posa della prima pietra doveva essere a inizio 2024 e la fine dei lavori nell'autunno del 2025. Rispetto a questa tempistica, ora bisognerà aggiungere almeno sei mesi.

I commenti in commissione 

Diversi gli interventi durante la commissione tra questi anche il vicepresidente vicario, Domenico Garcea: “C’è una parte di cittadini che non è contenta di quello che si sta facendo. Quando c’è una riqualifica positiva deve esserlo per tutti. Sottolineo come effettivamente ci sia stata poca comunicazione, sembra sia stato fatto tutto in fretta e di nascosto. Bisogna dialogare di più con il territorio”. 

“Non conoscevo queste criticità come rilevate dalla petizione - ha ammesso Alice Ravinale (Sinistra ecologista) -. Sono temi condivisibili. I PEC sono procedure lunghe e partecipate, va certo ripensata quale può essere il coinvolgimento della cittadinanza, ma credo che la riqualificazione dell’area stia andando nella direzione corretta”. 

“Ci troviamo per l’ennesima volta su discussione su progetti che nascono anni fa e che arrivano al traguardo oggi - ha commentato Pierino Crema (Pd) -. È importante su un progetto come questo provare a capire quali proposte siano fattibili e quali no nel confronto con le controparti, sapendo che non sono modifiche di sostanza”. 

“È importante tenere da conto le segnalazioni dei cittadini. Questo progetto sembra essere stato fatto molto in fretta. Il verde manca effettivamente e l’altra questione è il traffico, già oggi la situazione è molto intasata” hanno aggiunto i consiglieri pentastellati Andrea Russi e Dorotea Castiglione.  

“Se si possono fare modifiche migliorative ben vengano, ma il progetto è quello” ha concluso Silvio Viale (+Europa e Radicali Italiani). 

Chiara Gallo

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