"Le Atp Finals di Torino sono la più grande manifestazione sportiva di successo dell'indoor italiano". A dirlo è il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi, durante l'incontro stampa di bilancio della terza edizione nel capoluogo piemontese, alla vigilia della finale di questa sera tra Jannik Sinner e Novak Djokovic. A confermarlo sono i numeri, elaborati da Ernest & Young: nel 2023 sono stati venduti 174.402 biglietti, di cui 40.9% all'estero e 59.1% in Italia.
311 euro di spesa media
Secondo la ricerca, chi viene a vedere una partita trascorre tre giorni di vacanza all'ombra della Mole. La spesa media a notte per una stanza, ma dal calcolo sono esclusi gli alberghi di lusso e le singole, è di 108 euro. Per spostarsi lo spettatore ha investito mediamente 53 euro, per mangiare 58 euro, per lo shopping 66 euro: la spesa media di un appassionato di tennis è stata di 311 euro.
Impatto economico triplicato
L'impatto economico totale sul territorio delle Atp Finals 2023 è stato di oltre 306 milioni di euro. "Quest'anno - ha commentato Binaghi- triplichiamo rispetto alla prima edizione di Torino del 2021, quando l'impatto economico era stato di 102.6 milioni di euro". E con il crescere dei guadagni, aumentano anche le imposte che Federtennis verserà allo Stato. "Voi avete stanziato - ha detto Binaghi, all'indirizzo del ministro allo Sport Abodi - 15 milioni: noi ve ne diamo 66".
266 milioni di impatto sociale
Ed in parallelo alle ricadute economiche, c'è anche l'impatto sociale. I benefici sociali delle Atp Finals 2023 sono stimati in 266 milioni, così suddivise: 40% nella pratica sportiva, il 34% sugli spettatori, il 19% nei turisti e 7% in investitori stranieri. L'effetto Sinner, dal punto di vista economico, vale 21 milioni di euro. "Quest'anno la manifestazione - ha sottolineato il Presidente della Fitp - è di un livello tecnico straordinario, superiore ai due anni passati".
"Incrociamo le dita - ha sottolineato il sindaco Stefano Lo Russo - questa sera per Jannik, siamo molto contenti per lui. Il 2024 sarà un anno di grandi eventi, 12 mesi pazzeschi per Torino". "Noi spendiamo meno oggi - ha osservato il presidente della Regione Alberto Cirio - che nel 2021: è vero che non c'è la bolla del Covid, ma uno impara a fare le cose meglio".