La Coca-Cola che ha investito 30 milioni ed ha riaperto il sito di Gaglianico per produrre bottiglie in PET riciclato, Cartier che ha inaugurato a Torino la sua nuova fabbrica (in un sito costato 25 milioni di euro dove lavorano 450 persone di cui 120 appena assunte) e poi Bulgari a Valenza o Google Cloud che, ancora a Torino, ha scelto di collocare la sua seconda cloud region d'Italia.
Torino e il Piemonte piacciono ai capitali esteri, e i numeri lo confermano: la regione raccoglie oggi circa il 10% del totale nazionale degli investimenti diretti esteri, classificandosi al terzo posto, dopo Lombardia e Veneto, per numero di aziende estere operanti sul territorio. Ma ora c'è una squadra speciale in più, per fare ancora meglio e accendere nuovi riflettori su queste dinamiche.
Tanti scelgono il Piemonte
Qui sono localizzate più di 1.300 aziende a controllo estero che, pur rappresentando solamente l’1,3% del totale delle unità locali in Piemonte, contribuiscono per circa l’8% dell’occupazione regionale, con un totale superiore ai 150.000 addetti, e un valore aggiunto di 11,8 miliardi di euro (il 18% del totale regionale) e 46,2 miliardi di euro di fatturato (il 20% del totale regionale). Secondo i dati di Ceipiemonte, il Centro estero per l’Internazionalizzazione, negli ultimi due anni (2021-2022), sono stati avviati o annunciati 37 nuovi progetti di investimento, per un valore investito di oltre 500 milioni di euro.
Una task force in missione "straniera"
Insomma, tra nuovi arrivi di chi non è mai stato qui e chi sceglie di tornare (il cosiddetto "reshoring"), le cose sembrano andare per il verso giusto. Ma la Regione vuole insistere nell'attività di intercettare, accompagnare e supportare potenziali investitori. Questo è il compito del Team attrazione, il gruppo di lavoro che si propone come interlocutore unico nei confronti di nuovi potenziali investitori, per semplificare l’azione a supporto degli investimenti e razionalizzare l’attività delle strutture regionali e degli enti strumentali. E che ora su apre anche agli altri enti locali, associazioni di categoria, Camere di Commercio, sistema universitario, della ricerca e della formazione.
"Lo strumento è già operativo, ma oggi assume una forma nuova e più forte in un Paese complicato - dice il governatore del Piemonte, Alberto Cirio - Quando vogliamo confrontarci cin un'azienda che ha una necessità, dobbiamo essere pronti a dare risposte veloci ed efficaci. La burocrazia invece scoraggia più delle tasse. Chi ha risorse da investire ha bisogno di certezze, di stabilità e di leggi chiare. Vogliamo proporre uno sportello unico per le imprese a livello superiore".
"Sulla candidatura per Intel abbiamo lavorato per quasi due anni, mettendo 40 persone a disposizione. E loro volevano un interlocutore solo. Anche per questo siamo ancora in corsa con un solo antagonista", sottolinea Cirio, riferendosi al Veneto.
"Queste strategie funzionano soltanto se si lavora tutti insieme, a livello di istituzioni - dice il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo - proponendosi al mondo con un'unica interfaccia. Abbiamo tradizioni e competenze, ma anche evidenti potenzialità di crescita. Bisogna proporre il nostro territorio in maniera congiunta. E all'epoca sono stato contrario alla scelta che fece il Comune di uscire dalla squadra del Ceipiemonte".
Gli strumenti sul tavolo
Accanto a ciò che già ha funzionato fin qui, la missione di far bello il Piemonte agli occhi stranieri passa anche da nuovi strumenti: a settembre 2023 è stato aperto il bando Swich per sostenere ricerca e sviluppo con una dotazione programmatica complessiva di 250 milioni di euro, e un primo bando da 80 milioni.
A ottobre ha aperto lo sportello del bando del FESR 2021-2027 “Attrazione e sostegno della propensione agli investimenti nel territorio” con una dotazione di 35 milioni ed entro la fine dell’anno è prevista l’apertura della nuova edizione dei contratti di insediamento destinati alle grandi imprese da oltre 10,6 milioni edizione dei contratti di insediamento, per favorire l’atterraggio o lo sviluppo di investimenti, attraverso la realizzazione di nuovi insediamenti o l’ampliamento di sedi già presenti in Piemonte.
"Oggi si fa un cambio di passo importante - dice Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torino - e l'attrazione è un'attività necessaria. Manifattura, aerospazio, ora intelligenza artificiale: come si può essere competitivi se non riusciamo ad attrarre e a mantenere investimenti?". "E non c'è solo Intel - prosegue - perché ci sono anche tante singole piccole partite da centinaia di posti di lavoro che vanno seguite passo dopo passo".
"Quanto presentato oggi dalla Regione Piemonte è certamente una iniziativa apprezzabile e importante. E' forse la prima volta che si cerca davvero di fare sistema sul territorio con uno sguardo internazionale - dice Antonino Giustiniani, Api Torino e Confapi Piemonte -. L'operazione potrà riuscire, però, solo se seguirà logiche reali di sistema e di coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali ed economici che possono dare un valido contributo in termini di idee e di produzione. Il sistema delle PMI che Confapi Piemonte rappresenta, e che conta migliaia di aziende con un patrimonio di cultura industriale importante, è naturalmente pronto a fare la sua parte".