In Italia non mancano le leggi che sanciscono le pari opportunità fra uomo e donna, a partire dalla Costituzione. Eppure ancora oggi, di fronte ad una disparità molto diffusa, si sente più che mai viva la necessità di reclamare spazio e ruolo per le donne nel dibattito pubblico.
Il protocollo
In quest'ottica la Rai ha introdotto in Italia la campagna europea "No Women No Panel - Senza donne non se ne parla" per promuovere la parità di genere. Oggi la Presidente Rai Marinella Soldi ha siglato il nuovo protocollo d'intesa, a cui hanno aderito la Regione Piemonte, il Comune, la Città Metropolitana, il Politecnico e l' Università di Torino.
Lo Russo: "In Giunta più donne su base competenza, non quote"
"Sono molto contento - ha sottolineato il sindaco Metropolitano Stefano Lo Russo - che questa firma venga fatta a Torino. Come Comune abbiamo realizzato la parità di genere nella Giunta: anzi la maggioranza degli assessori sono donna".
"Questo - ha aggiunto - è avvenuto in maniera spontanea, sulla base della competenza, non delle quote".
"Anche nella gestione della macchina comunale - ha aggiunto la vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro - c'è un buon bilanciamento nelle rappresentanze. Questa iniziativa ci impegna nel nostro ruolo di rappresentanti delle istituzioni a contribuire ad un cambiamento culturale necessario".
Cirio: "Nostro impegno applicare questi strumenti"
"Nei CdA e nelle elezioni - ha aggiunto il presidente Alberto Cirio - dobbiamo rispettare le quote di genere: in un paese normale, azioni come queste non dovrebbero essere necessarie. Fino a quando questo non sarà la normalità, è nostro impegno applicare questi strumenti di incentivo e correttivo del sistema".
"Siamo - ha concluso la Presidente della Rai Marinella Soldi - nel Museo Nazionale del Risorgimento Italiano: da Anita Garibaldi in poi, molte furono le donne che contribuirono a fare la storia del Risorgimento".
"Guardiamo ad un futuro - ha aggiunto - in cui il genere non sia più un ostacolo e si valorizzi la ricchezza che la diversità di ogni tipo crea: parlare di parità non è una moda, ma una rivoluzione culturale e questa firma lo testimonia".