Da questa mattina, il pittore torinese Piero Martina sarà ricordato da una targa collocata in lungo Po Cadorna 1, nei pressi dell’abitazione dove era residente.
Alla cerimonia di scoprimento, con la presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo, le figlie dell’artista scomparso nel 1982, Antonella e Anna, insieme al critico d’arte Angelo Mistrangelo.
Antonella Martina, ha ringraziato l’Amministrazione comunale e gli oltre 500 torinesi che con la loro firma hanno dato vita alla richiesta della targa.
La lapide, ha sottolineato, è collocata sul lungo Po, fiume che, insieme alla Dora ha sempre ispirato l’attività del padre che ha rappresentato l’acqua in tutte le sue opere, raccontando paesaggi ma anche la Torino operaia.
La storia di Martina è connaturata alla storia della cultura torinese, ha sottolineato Angelo Mistrangelo, ricordando le frequentazioni del pittore legate a scrittori e artisti come Felice Casorati, Francesco Menzio, Carlo Mollino, Italo Cremona, Sergio Solmi e Carlo Levi.
Ha evidenziato la luce e il colore delle opere, attinto proprio dai racconti di Carlo Levi, nel libro “Cristo si è fermato ad Eboli”.
La targa di Piero Martina, lungo la strada, ha auspicato Maria Grazia Grippo, diventi da un lato un invito per mantenerne viva la memoria, dall’altro un invito a conoscerlo.
"Era un’anima sfaccettata", ha sottolineato la presidente, "della quale Carlo Levi volle marcare più l’incontro con l’uomo che con il pittore, capace di trasferire ai giovani la sua esperienza politica".