Il pubblico del Pala Alpitour in futuro potrà dire: io c'ero. Una partita epica, degna delle migliori sfide tra Borg e McEnroe, tra Sampras e Agassi, tra Federer e Nadal, per stare a quelle dei tempi più recenti. Alle Atp Finals di Torino Novak Djokovic e Jannik Sinner hanno dato vita ad una delle partite più belle dell'anno e delle ultime edizioni di quelli che un tempo erano i Masters: a vincerla, dopo oltre tre ore di battaglia, al tie break del terzo set, con l'epilogo arrivato ben oltre la mezzanotte, è stato un superbo Sinner, capace di imporsi per la prima volta in carriera sul numero uno del mondo e campione in carica Djokovic con il punteggio di 7-5 6-7 7-6.
Con questo risultato l'azzurro 'vede' le semifinali: gli basterà vincere un set contro Holger Rune giovedì, per essere il primo italiano capace di arrivare tra i migliori quattro del torneo di fine stagione.
Tifo da stadio per Sinner
Il Pala Alpitour ha provato a spingere Sinner verso l'impresa fin da quando lo speaker ha chiamato l'azzurro in campo. Boati, tifo da stadio, tante maglie o parrucche arancioni sugli spalti in suo onore.
Politici, vip e tanti tennisti di ieri e di oggi
In tribuna tanti politici (tra i molti l'assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca e l'ex candidato a sindaco di Torino Paolo Damilano), personaggi noti, il ct azzurro di Davis Filippo Volandri, il tennista di casa Lorenzo Sonego e il grandissimo Boris Becker, tre volte vincitore di Wimbledon, oggi allenatore di Holger Rune (prossimo avversario di Sinner). Non mancano anche gli striscioni per Djokovic (uno tra i tanti, 'Nole il migliore'), anche se ovviamente il 90% dei presenti è tutto per l'atleta di casa. Si comincia con la battuta a farla da padrone da entrambe le parti: grandi percentuali di prime palle, tanti ace e servizi vincenti. Si arriva sul 2-2 con il solo Djokovic capace di conquistare punti quando batte l'avversario.
I servizi dominano all'inizio
Poi finalmente si iniziano a vedere scambi più lunghi e la potenza di Djokovic, quando Sinner non riesce ad aggrapparsi alla prima di servizio, inizia a fare la differenza, ma l'azzurro in qualche modo riesce a restare in scia al serbo, annullando una palla break per arrivare poi a conquistare il 3-3, punto accompagnato da un lunghissimo coro di tutto il Pala Alpitour.
Nel gioco successivo Sinner si procura la prima palla break, grazie ad un paio di risposte molto profonde, ma la prima di servizio permette a Djokovic di rimediare e scampare il pericolo. Sul 4-4 il serbo conquista a zero il suo turno di battuta, Sinner va sotto 15-30 il game dopo ma riesce ad uscire dalla buca per raggiungere l'ennesima parità.
La svolta (e il break) sul 5-5
Sul 5-5 succede quello che nessuno si sarebbe mai immaginato: Djokovic va facilmente sul 40-0, ma poi Sinner infila cinque punti di fila (complice anche un pesantissimo doppio fallo del serbo), strappa la battuta al rivale e poi chiude il set 7-5 in 57 minuti, tenendo a zero il suo turno di servizio. E sugli spalti del Pala Alpitour si scatena la festa a suon di "Po po po po po po po", come da ritmo musicale della vittoria azzurra ai Mondiali di calcio del 2006.
Il secondo set vede Djokovic tornare a dominare sui suoi turni di battuta, ma Sinner sa rispondere colpo su colpo, anche se sullo 0-30 nel quarto game il Pala Alpitour trema, prima che l'azzurro sappia reagire per ritrovare la parità. Ogni suo colpo vincente è accompagnato dai boati che seguono un gol negli stadi, gli applausi che seguono ogni errore di Djokovic innervosiscono un pò il serbo, che comunque ne ha viste troppe in carriera per lasciarsi irretire ed anzi entra in polemica col pubblico ad un certo punto.
Decide il tie break
Si arriva sul 5-5 senza che più nessuno dei due abbia più concesso nulla sul proprio servizio: Djokovic tiene facilmente il suo turno di battuta, Sinner rimonta da 15-30 e porta il secondo set al tie break. Che l'azzurro inizia con una formidabile risposta di dritto, ma poi Sinner non riesce a trovare aiuto dalla prima di servizio, Djokovic rimonta, va sul 6-4 e poi chiude 7-5, al secondo set point.
Nella terza e ultima frazione il servizio torna a farla da padrone all'inizio, poi Sinner indovina il colpo della serata con un passante in corsa di rovescio lontano quattro metri dalla linea di fondo che supera Djokovic e si merita gli applausi anche del suo avversario, oltre alla standing ovation del Pala Alpitour. E nel gioco successivo, sul turno di servizio di Nole, Sinner indovina due super risposte e strappa il servizio al serbo.
Terzo set al cardiopalma
Sul 4-2 l'azzurro si trova sotto 15-30, annulla una palla break ma non trovando mai la prima di servizio si espone alle risposte di Djokovic, che alla fine recupera il break, facendo perdere all'azzurro la battuta per la prima volta nel torneo. Tutto da rifare, il serbo aggancia l'italiano ma poi Sinner tiene con autorità il servizio e si porta sul 5-4.
Entrambi tengono la battuta e sul 6-5 per Sinner tutta la pressione è su Djokovic, che allunga la sfida ad un altro tie break. Ma stavolta non c'è storia, Sinner vola subito sul 5-0 e chiude 7-2, scatenando la festa del Pala Alpitour. "Abbiamo vinto assieme", ha detto alla fine Jnnik, ringraziando il pubblico di Torino.