Dopo la manifestazione del 2 novembre vicino alla sede della cooperativa Prontoservices di Pinerolo, in corso Torino 420, oggi c’è un presidio di fronte alla sede cittadina della Freundenberg in occasione di un incontro tra il management della cooperativa e quello dell’impresa.
La Prontoservices è nata ufficialmente nel 1996 per occuparsi di pulizie, ma con servizi nel campo della produzione o della logistica contoterzi. Per Freudenberg, per esempio, una ventina di lavoratrici svolgeva il controllo visivo e di qualità dei pezzi. Da inizio novembre la cooperativa ha detto loro di stare a casa perché l’appalto non era rinnovato. E si profila l'intenzione di liquidare l'attività. "Venerdì è stata aperta la procedura di licenziamento collettivo per 49 lavoratrici, perché nel frattempo ci sono state dimissioni - spiega Massimiliano Santucci, sindacalista della Fisascat Cisl -. Il 24 incontreremo la cooperativa per cercare un accordo. Visto che prima si arriva al licenziamento, prima le lavoratrici avranno diritto alla Naspi".
Nel frattempo ci si sta muovendo per ricollocare più forza lavoro possibile. Otto che lavorano alla casa di riposo passeranno alla Genesi ristorazione e manterranno la loro occupazione. Poi si è attivato anche il Coesa, che sta cercando di contattare i clienti Prontoservices per garantire un futuro al personale delle pulizie. Mentre la manifestazione di oggi è per chiedere a Freudenberg la liquidazione di 130 mila euro da ripartire alle lavoratrici, che attendono lo stipendio di ottobre. Il nostro giornale ha chiesto un commento al management della cooperativa, dopo il primo presidio, ma non ha ancora ricevuto risposta.
Aggiornamento delle 18
"La Freudenberg ha aperto all'inserimento di alcune lavoratrici, che hanno prestato servizio sinora, ma nei prossimi giorni ci verrà fornito un quadro più chiaro" commenta soddisfatto a fine presidio Santucci.
La multinazionale ha anche diffuso una nota in cui spiega che la chiusura dell'appalto con Prontoservices è stata una decisione unilaterale della cooperativa e che la richiesta di aumento al compenso pattuito, fatta a Freudenberg, è arrivata dopo una verifica dell'Ispettorato del Lavoro, che ha contestato la non corretta applicazione del contratto di lavoro da parte della cooperativa stessa: diverse lavoratrici non hanno preso tredicesima e quattordicesima.
La Freudenberg precisa di essere stata sorpresa dalla situazione e "ha chiesto subito informazioni immediate sullo sviluppo dell'ispezione e ha ribadito la sua disponibilità alla negoziazione, basata sull'esito dell'ispezione".