A Torino sono oltre 60mila le persone diabetiche seguite e curate dalle strutture sanitarie, ma secondo le stime quelle effettive potrebbero essere circa 80mila: i dati sono stati illustrati questa mattina dal direttore della Struttura Complessa di Endocrinologia e Malattie Metaboliche dell'Asl Salvatore Oleandri durante l'evento “Sport e alimentazione: strategie per prevenire e combattere il diabete”, andato in scena alla “bolla” delle ATP Finals in piazza Castello in occasione della Giornata Mondiale del Diabete.
I tipi di diabete
Il diabete mellito di tipo 2 (detto anche “dell'adulto”, 90% dei casi) è una “malattia cronica non trasmissibile caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue ed è dovuta a un’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina” e si distingue da quello di tipo 1 (detto anche diabete giovanile, 10% dei casi), patologia “diversa per cause, età di insorgenza, sintomatologia di esordio, terapia e possibilità di prevenzione” (fonte Ministero della Salute a questo link: https://www.salute.gov.it/portale/nutrizione/dettaglioContenutiNutrizione.jsp?lingua=italiano&id=5511&area=nutrizione&menu=croniche).
Il sistema sanitario locale "regge"
Nonostante il quadro della situazione, il sistema sanitario locale sta dimostrando di reggere: “Sono numeri – ha sottolineato ancora Oleandri – drammatici in cui sedentarietà e obesità giocano un ruolo decisivo in termini negativi, ma nonostante la costante crescita la curva si sta appiattendo. In città, fortunatamente, siamo riusciti a organizzarci molto bene aprendo ambulatori di primo e secondo livello su tutto il territorio: attualmente ci sono 13 strutture dislocate tra presidi ospedalieri e poliambulatori,che ci permettono di avere il livello di ospedalizzazione più basso di tutta Italia; l'importanza di organizzare eventi come questi è quella di mettere a sistema non solo le risorse sanitarie, ma anche quelle sociali e istituzionali”.
Il ruolo dello sport e dell'alimentazione
Nell'ambito della cura e della prevenzione del diabete, un ruolo fondamentale viene giocato da stili di vita corretti riconducibili ad un'attività fisica costante e ad un'alimentazione sana ricca di frutta e verdura, entrambe definite come veri e propri “pilastri” della prevenzione e della cura insieme alle terapie farmacologiche. In questo, anche le istituzioni giocano la propria parte a la scelta di proporre il tema durante le ATP Finals non è casuale: “I numeri - ha commentato l'assessore allo sport della Città di Torino Domenico Carretta – e l'impatto del diabete sulla quotidianità delle persone ci spingono a dover trovare soluzioni adatte a sviluppare corretti stili di vita. Lo sport, da questo punto di vista, è fondamentale: a proposito, rivendico la nostra scelta di mantenere invariate le tariffe nonostante l'aumento dei costi e la volontà di investire sul nostro patrimonio di parchi e fiumi per praticare attività all'aperto”.
Questa filosofia è promossa anche dalle azioni dell'ASL Città di Torino: “Con questi eventi - ha spiegato il direttore Carlo Picco – vogliamo trasmettere un messaggio importante: noi, grazie al progetto Tennis & Friends, portiamo ogni anno attività gratuite di prevenzione diagnostica al Circolo della Stampa Sporting, ribadendo come lo sport debba essere parte integrante nella prevenzione e nella cura del diabete”.