Da 18 a 21 giorni di ritardo in poco meno di un mese, con ritardi medi tra i 4 e gli 11 minuti. Sono i dati elaborati da Comis sulla linea Pinerolo-Chivasso e la questione dei lavori sulla linea è ritornata sui banchi della Regione con un’interrogazione della consigliera Pd Monica Canalis.
Durante questo mandato l’assessore Marco Gabusi si è confrontato con il territorio e con Rfi e Trenitalia arrivando a definire le priorità e le opere viarie necessarie: prima la soppressione del passaggio a livello a Vinovo (18,7 milioni di euro), poi l’intervento su quelli di Airasca (11,2) e Piscina (10,4). A Vinovo si doveva partire in autunno, ma il Comune ha chiesto un rinvio per attendere che si concluda la costruzione del sovrappasso Rottalunga, riducendo l’impatto sulla viabilità.
“A fronte dei dati che emergono, penso che sarebbe opportuno anticipare gli altri lavori prioritari di Airasca e Piscina, per non perdere tempo” pungola Canalis.
I numeri rilevati da Comis (Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile), infatti, fotografano le sofferenze della linea e dei pendolari. Dal 7 settembre al 5 ottobre sono state prese in esame 5 corse mattutine: quelle in partenza da Pinerolo alle 7,17, 7,46 e 8,17 e quelle in partenza da Chivasso dalle 5,52 e dalle 6,27. Dai rilevamenti si vede come tutte le corse hanno almeno 18 giorni di ritardo e solo quella della 7,17 da Pinerolo ha 8 arrivi puntuali o con anticipo. Il ritardo medio va dai 4 agli 11 minuti, mentre quello massimo all’arrivo va dai 12 ai 115 minuti.
Nel suo intervento, in risposta all’interrogazione di Canalis, Gabusi ha ribadito il dialogo costante tra Regione e Rfi e gli atti della Giunta regionale, ma non ha toccato solo il tema della Chivasso-Pinerolo, facendo osservazioni generali sui lavori sulla rete ferroviaria regionale e sugli impatti sui pendolari. Non ha nemmeno delineato un programma degli interventi e ha evitato di scendere sui dati, che gli sono stati forniti dagli uffici. “Glieli ho richiesti perché vorrei visionarli, ma non li ho ancora ricevuti” conclude Canalis.