Ci sarà Oliver Stone, ma anche Manuela Arcuri, Pupi Avati, Kyle Eastwood, Drusilla Foer, Marcello Lippi, i Manetti Bros, Giorgio Pasotti, Micaela Ramazzotti. Sono solo alcuni degli ospiti di spicco della 41esima edizione del Torino Film Festival.
La rassegna cinematografica si svolgerà dal 24 novembre al 2 dicembre per il secondo anno sotto la direzione artistica di Steve Della Casa. I luoghi delle proiezioni, delle masterclass e degli incontri saranno come l'anno scorso il Cinema Massimo, il Cinema Greenwich Village, il Cinema Romano, il Cinema Centrale Arthouse, le Gallerie d’Italia, il Teatro Astra e il Grattacielo Intesa Sanpaolo. Si aggiunge quest'anno il Laboratorio Multimediale Guido Quazza.
Nel solco della scorsa edizione, l’immagine guida è stata affidata nuovamente all’artista Ugo Nespolo che declina uno dei più celebri fotogrammi di Sentieri selvaggi di John Ford in cui John Wayne tiene tra le braccia Natalie Wood, celebrando l’omaggio che quest’anno il TFF dedicherà al popolare attore, icona del cinema americano classico. La 41esima edizione del Torino Film Festival per questa edizione omaggio inoltre Sergio Citti, con una prima retrospettiva integrale.
L’inaugurazione della 41esima edizione si svolge quest’anno il 24 novembre alle ore 19 alla Reggia di Venaria che, restituita alla sua magnificenza barocca, è diventata uno dei siti culturali più visitati d’Italia. Ospite d’eccezione della serata – in diretta su Hollywood Party, Rai Radio3 - il maestro Pupi Avati. Madrina della cerimonia d’apertura Catrinel Marlon. Sul palco accanto a Pupi Avati si avvicenderanno Micaela Ramazzotti, Neri Marcorè, Lodo Guenzi. Per rendergli omaggio saranno inoltre proposti rari materiali d’archivio dei primissimi anni 60 provenienti delle Teche Rai. In collaborazione con Club Silencio la serata proseguirà accompagnata dalla selezione musicale cinematic beat and groovy di Gambo, storico dj torinese fondatore di TUM e ideatore e direttore artistico del festival internazionale Jazz is Dead.
Assente di quest'anno il Casa Festival, lo spazio allestito alla Cavallerizza Reale in occasione dei 40 anni della rassegna.
I FILM
Aumentano i film in rassegna, sono 181 i titoli (l'anno scorso erano 173) presentati nella Selezione Ufficiale al 41 Torino Film Festival - di cui 128 lungometraggi, 13 mediometraggi, 40 cortometraggi, 59 anteprime mondiali, 10 anteprime internazionali, 3 anteprime europee e 68 anteprime italiane.
IN CONCORSO
I lungometraggi
Una selezione di film eterogenea per provenienza, dal Canada alla Corea del Sud, dall’Argentina alla Groenlandia, tra sguardi maschili e femminili con sette registe e sette registi. Tra i titoli, Arturo a los 30, commedia fuori registro, diario malinconico e geniale, a Grace, una vera e propria esperienza sensoriale radicale nel paesaggio della Russia contemporanea, passando per Soleils Atikamekw, come un controcanto a Killers of the Flower Moon di Scorsese, cinema antropologico ed estatico, colpo di fulmine che dialoga, nella sua indagine su uno scontro tra culture.
I documentari internazionali
Otto documentari che s’interrogano sui confini del cinema, sul ruolo delle immagini (cinematografiche, fotografiche, domestiche, computerizzate) nel mondo passato e in quello presente. Cosa ne è stato, ad esempio, delle vecchie sale di Recife protagoniste di Retratos fantasmas di Kleber Mendonça Filho e dei film che vi si proiettavano un tempo, paragonati con quelli che il regista realizza da sempre? E che rapporto c’è, in Cielo abierto del peruviano Felipe Esparza Pérez, tra le riprese di una cava di pietra bianca e il rendering di un programma digitale, se al centro dei due ambienti, uno reale e l’altro virtuale, ci sono un padre e un figlio? E ancora, cosa rimane del trauma delle donne bosniache violentate dai serbi durante la guerra e delle immagini di allora recuperate da Silence of Reason di Kumjana Novakova Bosnia?
I documentari italiani
Si amplia a 10, al posto di 8, il numero dei documentari italiani in concorso. Opere che pensano e ripensano le proprie forme, mettendo alla prova il linguaggio cinematografico per trovare la misura giusta per le proprie storie e inventare un cinema possibile e non usuale, anche quando classico. Archivio e cinema in prima persona si confrontano in Annuloje Liglin di Fabrizio Bellomo, film sul lascito (anche fisico, materiale, statuario) di Enver Hoxha in Albania, mentre Oltre la valle di Virginia Bellizzi dispiega gli strumenti del documentario osservativo per cogliere le tensioni che uniscono migranti e operatori sociali al confine tra Italia e Francia. Le belle estati di Mauro Santini, infine, adatta alla vita dei liceali con cui è stato concepito due romanzi di Cesare Pavese, come in una verifica certa della capacità dello scrittore di parlare anche alle e delle nuove generazioni.
I cortometraggi italiani
SPAZIO ITALIA è lo spazio dedicato ai cortometraggi italiani in concordo. Una selezione dinamica e ricca con tre programmi di film che compongono la sezione, divisi in tre giornate. Diciannove film in competizione come caleidoscopio narrativo e non, a testimonianza della vitalità del cinema corto e della capacità di interpretare il presente nei modi più diversi. Interrogativi lanciati come sfide o segnali, diretti a chi li saprà accogliere e avrà lo sguardo libero e fresco per decifrarli. Ad arricchire la sezione, una manciata di cortometraggi fuori concorso. Coupon - Il film della felicità di Agostino Ferrente, Domina di Devid D’Amico, con Manuela Arcuri, Gatto nella casa dei fantasmi di Elisabetta Sgarbi, Tuulikki di Teemu Nikki e L'ermeneutica degli straccioni di Marco Bertolotti.
Crazies in memoria di Luciano Sovena
Ideata dal grande Luciano Sovena - scomparso lo scorso 14 maggio, e a lui quest’anno dedicata - la sezione competitiva CRAZIES presenta un Concorso di otto opere di cinema di genere fantastico e orrorifico, con il minimo comun denominatore di un’ironia che è sempre stata una delle caratteristiche principali di Luciano. Una selezione di cinema prima di tutto surreale, febbrile, divertente, in cui incubi si intrecciano a satire, allucinazioni lisergiche a crudi sottotesti politici, e in cui l’orrore dialoga con il grottesco o la commedia deformata. Dall’ammattimento di Augure dell’acclamato artista visuale belga/congolose Baloji, che balla indemoniato sul conflitto tra società arcaica e contemporanea, si passa a un’opera cruda sul corpo della donna e i confini dell’etica scientifica come l’americano Birth/Rebirth.
TRA I FUORI CONCORSO
Numerosi i film fuori concorso della 41esima edizione del TFF. Tra questi i nuovi Nuclear Now di Oliver Stone; Gianni Versace, l’imperatore dei sogni di Mimmo Calopresti; La donna che riapriva i teatro di Francesco Ranieri Martinotti, con Drusilla Foer. E poi un grande classico Christine, Christine - La macchina infermane di John Carpenter, a quarant’anni dall’uscita.
LE MASTERCLASS
Saranno protagonisti di incontri e masterclass nelle quali racconteranno il loro rapporto con il cinema: Pupi Avati, Fabrizio Gifuni, Christina Petzold, Caterina Caselli, Drusilla Foer Kyle Eastwood e Oliver Stone, il quale riceverà per l’occasione anche il Premio Stella della Mole.
Per info e programma completo: https://www.torinofilmfest.org/it/