Economia e lavoro - 09 novembre 2023, 07:05

A fine anno nel macello di Torino l'ex Rosso Group cesserà l'attività, licenziati 33 lavoratori

A lanciare l'allarme la Flai Cgil, che chiede al Comune un intervento

A fine anno nel macello di Torino l'ex Rosso Group cesserà l'attività, licenziati 33 lavoratori

Il 31 dicembre l'ex Rosso Group, che opera all'interno del macello di Torino, chiuderà i battenti, lasciando a casa 33 lavoratori. Da più di un anno i dipendenti della ditta che affitta una parte dei locali di via Traves 43 sono in contratto di solidarietà, con riduzioni dell’attività fra il 40%-80%. "L’azienda - spiega la Flai Cgil Torino in un volantino - lamenta sofferenze di commesse e difficoltà legate all’aumento del costo delle materie prime".

Salari in ritardo e ammortizzatori sociali 

Problemi per l'ex Rosso Group, che si occupa del trattamento e confezionamento della carne, ribaltatesi sul personale che opera all'interno della struttura. "Da due anni - continua il sindacato - i lavoratori vedono il pagamento ritardato dei loro salari, fermi ad agosto". L'attività dell'ex Rosso Group si è via via ridotta nel tempo con il numero dei clienti, fino al ricorso agli ammortizzatori sociali dall’ottobre del 2022.

Smontati i macchinari 

Poco più di un mese fa un'altra doccia gelata per i dipendenti. "Il 3 ottobre scorso - chiarisce la Flai Cgil - la Rosso Group ha iniziato a smontare e imballare i macchinari dello stabilimento di via Traves, per portarti via in un secondo tempo". Una situazione debitoria importante che ha portato il Consorzio Grossisti Industria e Commercio Carni Coop. Torino, gestore dell’area ex macello torinese, a dare lo sfratto all'azienda.

A seguito di questa chiusura, nell'ex macello continueranno comunque ad operare i soci restanti.

Personale licenziato

I locali di via Traves 43 dovranno essere liberati per la fine del 2023: una scadenza comunicata ai lavoratori l’8 novembre. "Il 31 dicembre - chiarisce il sindacato - finisce il contratto di solidarietà: il personale verrà licenziato".

"Avremo una nuova perdita di lavoro, la chiusura di un’importante attività alimentare al servizio della città di Torino e non solo" conclude la Flai Cgil, che lancia un appello al Comune e al Consorzio per un intervento.