“Siamo profondamente soddisfatti dalla delibera di oggi della commissione toponomastica che ha deciso, all'unanimità, di intitolare a Marco Pannella la passeggiata di Corso Siccardi, un punto simbolico sia perché il corso attraversa Via Garibaldi e Via Cernaia, luoghi dove negli anni Settanta ci furono le storiche sedi del Partito Radicale, sia perché va a incontrare Piazza Savoia e l’obelisco, simbolo della laicità delle istituzioni, un tema su cui Pannella ha profondamente influenzato il dibattito", dichiarano in una nota Andrea Turi, Lorenzo Cabulliese e Giorgio Maracich, coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta.
"Grazie a Silvio Viale e a Sergio Rovasio per essersi fatti promotori di questa importante richiesta. Da oggi alla toponomastica torinese, dopo Enzo Tortora e Adelaide Aglietta, si aggiunge un altro importante pezzo di storia radicale".
Igor Boni, presidente di Radicali Italiani: "A nome di Radicali Italiani voglio inviare un ringraziamento all'Associazione Marco Pannella per l'iniziativa. E grazie a Silvio Viale e a tutto il Consiglio comunale per la proposta e la scelta di dedicare al simbolo politico italiano della libertà, il viale alberato tra Piazza Arbarello e Corso Siccardi. Marco Pannella ha rappresentato e rappresenta una eccezione nel panorama politico italiano. Un uomo che ha fatto della libertà motivo di vita e di impegno. Dedicare a lui una via, un luogo, serve a mantenere viva una memoria che deve guidare ciascuno di noi, radicale o non radicale".
Soddisfazione è stata espressa anche da Sergio Rovasio Presidente dell’Associazione Marco Pannella di Torino e Mario Barbaro, membro della Segreteria del Partito Radicale, che hanno ringraziato anche tutte le personalità del mondo della cultura e della società civile che avevano sottoscritto la richiesta di intitolazione di una via alla memoria dello storico leader radicale.
La Commissione Toponomastica ha bocciato invece la proposta di intitolare una via di Torino a Nile Iotti e la capogruppo del PD In Consiglio comunale Nadia Conticelli ha espresso tutto il suo disappunto: "Nilde Iotti ha dedicato tutta la sua esistenza a servire, nel senso più alto del termine, la democrazia e la Costituzione".
"E invece si torna indietro, i diritti delle donne vengono costantemente rimessi in discussione e anche la Iotti rappresenta motivo di imbarazzo, soprattutto per i partiti della destra di Governo che oggi in Commissione non hanno votato. Il partito della prima donna Presidente del Consiglio non ha voluto rendere degna memoria alla prima donna Presidente della Camera".