Un teatro Regio pieno, di lunedì mattina. Nessuno spettacolo o aria operistica, però. Si celebra l'assemblea annuale 2023 dell'Unione Industriali di Torino, la quarta e ultima con la presidenza di Giorgio Marsiaj. Quattro le aree toccate dal dibattito: geopolitica, ambiente, intelligenza artificiale e attrattività del territorio. "Sono stati quasi 4 anni che sembrano molti di più - dice Marsiaj - tra Covid, guerre, inflazione e tutto il resto".
"Ragazzi abbiamo bisogno di voi"
Imprenditori, politici, ma anche tanti giovani in platea. "Andate all'estero e formatevi, fate sacrifici perché la vita ne è piena - dice loro Marsiaj - ma quando tornerete indietro troverete le aziende che faranno la fila per avervi con sé. O magari sarete addirittura voi a diventare imprenditori".
"Torino città laboratorio, motore internazionale"
"Questo territorio sta vivendo un periodo unico, ma soprattutto Torino è un luogo che sa fare sistema e sfruttare le opportunità che sono sul piatto, a livello locale e internazionale", dice il sindaco, Stefano Lo Russo. "Una città laboratorio in cui si fa sistema e si guarda al futuro in una prospettiva internazionale. Siamo in un momento in cui serve più Europa e non meno Europa: unico baluardo dei valori formativi del nostro Paese e della nostra città. Torino ha l'ambizione di esserne un motore".
"Ora Torino va meglio del Piemonte"
"A volte Torino ha sofferto più del resto della regione - aggiunge il governatore del Piemonte, Alberto Cirio - ma ora questi dati sono ribaltati e non perché gli altri abbiano rallentato. C'è fiducia e siamo ai minimi storici della cassa integrazione, cosi come sono buone le prospettive future. Presto poi poseremo la prima pietra della Cittadella dell'aerospazio, mentre Stellantis farà partire il centro di economia circolare Stellantis a Mirafiori, frutto di un accordo scritto. Entro fine anno, poi, si insedia il tavolo per il Centro per l'Intelligenza artificiale. Non più limitata all'auto, ma a 360 gradi. Nelle prossime ore manderò una lettera agli enti locali per identificare la sede fisica".
Investire lo stesso. E puntare su AI
"Con o senza Pnrr dobbiamo investire - commenta Marsiaj - altrimenti che imprenditori saremmo? Certo che l'incertezza globale non ci aiuta". E sul nuovo centro torinese dell'AI "è un segnale importante di attenzione da parte del Governo e sarà un'occasione proprio per i giovani".
Stellantis, "aumentare la produzione. Ma tenere qui la progettazione"
Su Stellantis, "ci sono negoziazioni, Torino deve cercare insieme all'Italia di riportarsi avanti puntando alla soglia del milione di vetture prodotte. Obiettivo ambizioso, ma fondamentale. È cambiato il mondo, ma con meno di 200mila vetture prodotte all'anno è difficile che uno stabilimento stia in piedi. Mirafiori deve salire. Ed è fondamentale che Torino tenga qui un centro di ingegneria di progetto e di processo, per mantenere la competitività del territorio. Quello che fa bene a Torino fa bene all'Italia".
Oltre alle istituzioni locali, ospiti d'onore sono il presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi e il ministro dell'ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. "Il momento è quello che è, il bilancio dello stato deve quadrare - ha detto Pichetto, parlando della Manovra economica - Noi abbiamo avuto una fiammata di inflazione notevole, adesso possiamo dire che sia calata un po’, anche se i tassi sono alti e un Paese che ha un debito come quello dell’Italia, rimanendo alti i tassi, diventa una conseguenza pesante sul bilancio. Bisogna tenere i piedi per terra, anche nell’ottica di quello che sta succedendo del mondo, di cui noi siamo parte".
Si parla anche di Pnrr e di una sua possibile rimodulazione mentre si attende la quinta rata. "E’ stato pensato in un momento storico che sembra dell’altro secolo - dice Pichetto - Bisogna valutare in base alle tempistiche, io stesso ho rimodulato molto, qualche miliardo, laddove avevo il dubbio che le opere non sarebbero state concluse entro giugno 2026 ho ritenuto di doverli spostare su altri fondi che non hanno quella scadenza".
Bonomi: "Torino ha saputo ripensarsi"
"Testa, tasca e cuore sono le parole d'ordine del mondo Confindustria - dice il presidente nazionale, Carlo Bonomi - Torino ha saputo trovare nel suo DNA le energie per rigenerarsi e avere le motivazioni per una nuova manifattura come aerospazio e intelligenza artificiale. Noi imprenditori non siamo abituati a piangerci addosso, ma pensiamo al futuro studiando il passato".
"Premierato? Una riforma solo a metà"
"Siamo innamorati del nostro Paese, anche se forse è un amore non ricambiato nello stesso modo", aggiunge Bonomi. "Attraversiamo un momento particolare e i ritmi si crescita stanno tornando a quelli degli anni passati. La sfida è che ora possiamo cambiare e il governo può fare quelle cose che in passato non si sono fatte perché, si diceva, mancavano le risorse economiche. Ora ci sono, tra Pnrr e altri fonsi europei. E anche la stabilità politica è importante, per dare corso a strategie e decisioni".
E sulla riforma del premierato, attacca: "Non siamo contrari, purché vada nella direzione che si propone e non una riforma a metà, come invece sembra essere".