Nuova puntata della vertenza Lear, a Grugliasco, azienda che fino a fine anno avrà ammortizzatori sociali, ma sul cui futuro incombono grandi nubi nere a causa della carenza di commesse Stellantis.
Questa mattina un incontro tra sindacati confederali di Fim, Fiom e Uilm, rsu e lavoratori ha visto coinvolta anche l'amministrazione di Grugliasco. È stata l'occasione per fare il punto della situazione mentre nello stesso momento in azienda i lavoratori sono entrati in sciopero per 4 ore e l'adesione è stata pari al 90%.
I timori dei sindacati
"A dicembre, nel momento in cui la produzione dei sedili delle Maserati Ghibli e Quattroporte endotermiche usciranno fuori dai listini, la produzione per le sole automobili Gran Cabrio e Gran Turismo ibride, ad oggi non superiore a 20 vetture per giorno lavorato, garantirà lavoro per poche decine di lavoratori su 420", dice Rocco Cutrì, segretario Fim Cisl Torino.
Da domani i lavoratori entreranno in sciopero con assemblea permanente e presidio davanti agli ingressi (via Cumiana e Corso Allamano), mentre alle 12:30 saranno presenti i segretari generali Fim, Fiom e Uilm di Torino.
"Sono giorni cruciali per capire se la multinazionale Lear corporation ha un progetto serio per Grugliasco o intende andare verso un progressivo disimpegno", conclude Cutrì.
"Alla scomparsa del polo Maserati segue inesorabilmente il rischio di una drammatica crisi per la Lear di Grugliasco. Gli ammortizzatori finiranno il 31 dicembre come la produzione dei sedili delle Maserati Ghibli e Quattroporte endotermiche. I modelli Gran Cabrio e Gran Turismo ibridi garantiranno lavoro per poche decine di lavoratori sugli attuali 420. La dirigenza ha il dovere di far conoscere il suo progetto per Grugliasco, se ne ha uno. E le rappresentanze sindacali degli operai della Lear hanno chiesto il 20 luglio al MIMIT l'apertura di un tavolo di crisi e ancora non hanno ricevuto risposta": così il vice capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.
La solidarietà di Grugliasco
Una delegazione di 16 rappresentanti sindacali è stata poi ricevuta dal sindaco di Grugliasco Emanuele Gaito e dall'assessore al Lavoro Luciano Lopedote: Siamo molto dispiaciuti di non essere stati coinvolti in nessun modo dall'azienda, in quanto siamo il primo interlocutore sia dal punto di vista urbanistico che per quanto riguarda la presa in carico delle persone che, eventualmente, dovessero perdere il lavoro – affermano – Speriamo di essere convocati a livello regionale e nazionale. Una decina di giorni fa, abbiamo inviato una lettera all'assessore regionale al Lavoro Chiorino per chiedere di poter partecipare, anche solo come uditori, al tavolo, in quanto questo è un aspetto del fatto che ad oggi, in Italia, manca una politica industriale e, nello specifico l'automotive ormai è attraversato da una crisi davvero importante, sulla quale va ripreso un dialogo con il Governo".
"Il nostro intento è di coinvolgere i sindaci degli altri Comuni della Zona Osvest, attraverso i Patto territoriale, perché non ci sono solo lavoratori grugliaschesi, ma anche di altri comuni. Inoltre, in riferimento alla decisione di cominciare da domani il presidio davanti ai cancelli, stiamo cercando di fornire dei gazebo a supporto dell'iniziativa dei lavoratori", hanno concluso Gaito e Lopedote.