Due modellini e cartelli espositivi tattili del museo aiuteranno i disabili, visivi e motori, a scoprire l’Abbazia di Santa Maria di Cavour e la sua cripta
Il progetto ‘Oltre le barriere’ è stato finanziato grazie al bando regionale ‘Musei accessibili’ del 2021, con il quale l’ente ha ricevuto 23mila euro, integrati dal Comune di Cavour con circa 6mila euro. “Il nostro è un paese ricco di risorse storiche e culturali che vanno difese e portate alla luce – ha dichiarato il sindaco Sergio Paschetta, annunciando inoltre l’ottenimento di un contributo di 8mila euro da parte della Regione per l’analisi e la redazione del piano anti-barriere architettoniche del Comune –. Quello delle barriere architettoniche è un tema su cui non si è mai abbastanza attenti, ed è utile e necessario esserlo per la convivenza civile di tutti”. “Gli edifici storici hanno barriere e limiti che sono stati evoluzione della loro costruzione nel tempo – ha aggiunto l’assessore alla cultura Leonardo Crosetti –: è importante che chi gestisce e amministra i luoghi della cultura sia in grado di limitare e ridurre il più possibile queste limitazioni per le persone con disabilità”.
Grazie a questo progetto, il museo di via Saluzzo 72 è ora dotato di due modellini tattili a ricostruzione dell’Abbazia e della sua cripta, realizzati grazie alla collaborazione tra Politecnico di Torino e l’azienda 3 Vu di Rivalta, e di cartelli espositivi con immagini tattili a cura di Tactile Vision. I cartelli presentano inoltre spiegazioni in braille e codici qr per l’accesso a video-guide in lingua dei segni italiana e video con audiodescrizione in italiano e inglese. “Il nostro lavoro è guidato da tre obiettivi: conservazione, ricerca e condivisione – ha dichiarato l’architetta Anna Lorenzatto, curatrice del museo –. Per quest’ultimo punto, vogliamo arrivare al maggior numero di persone possibile, dato che lavoriamo sul patrimonio pubblico. Con questi modellini permetteremo alle persone cieche e ipovedenti, e a chi ha difficoltà motorie che impediscono l’accesso agli edifici, di poter fruire della chiesa e della cripta”. “Non si tratta solo di superare le barriere della disabilità, ma anche della conoscenza – ha aggiunto il professor Maurizio Gomez del Politecnico di Torino –: con questi modellini anche un non addetto ai lavori può comprendere l’architettura complessa e articolata di questo importante monumento”.