Letter to a friend è l'opera video dell'artista palestinese, Emily Jancir. E' rivolta a un amico israeliano di Jancir, un architetto che insieme al suo team studia l'urbanistica della guerra e di come questa contribuisca all'aumento dei crimini in Israele e Palestina.
L'opera video è un vero e proprio film che ad Artissima sarà proiettato presso lo stand della Galleria Peola Sismondi per tutti i giorni della fiera alle ore 18.
Artista di fama mondiale con esposizioni anche al Moma di New York, Emily Jancir è da sempre impegnata sul tema della Palestina e degli invisibili. In Letter to a friend documenta la situazione attuale, ma anche quella passata nel suo paese d'origine. I confini e i muri eretti tra Israeliani e Palestinesi che fanno del male a entrambe le popolazioni.
L'arte nel caso di Emily Jancir è un mezzo per costruire ponti, per invitare al dialogo. Nata a Betlemme, è un'artista da sempre riservata, di cui non si conosce nemmeno la data di nascita. Attorno a lei aleggia un'aura di mistero.
"Essendo molto impegnata politicamente, Jancir preferisce non dare troppo informazioni anche del luogo di lavoro - spiegano dalla galleria torinese - Con lei abbiamo lavorato molto in passato. Nel 2021 avevamo già ospitato nella nostra galleria una mostra sempre su Letter to a friend, con dei fermi immagine del film".
L'artista ha lavorato a Ramallah ma anche a New York e nella stessa Torino. Ha esposto al Moma ed è stata vincitrice del Leone d'Oro della Biennale di Venezia.
Il suo è un nome noto nel panorama artistico internazionale. Il bisnonno di Jancir era archivista a Betlemme, mentre il padre è stato sindaco della città. Il suo legame con quei luoghi è dunque molto forte. "Siamo in costante contatto con lei, ma non sappiamo nemmeno noi dove si trovi in questo momento di preciso".
La Palestina è al centro della ricerca anche dell'artista peruviana, Daniela Ortiz, presente ad Artissima con la Galleria Laveronica Arte Contemporanea. Nata a Cuzco nel 1986, Ortiz da sempre si esprime attraverso le matrioske, in quanto elemento di gioco tipico dei bambini.
La serie I Figli dei Comunisti racconta le storie dei bambini figli di militanti o di persone perseguitate dai regimi. L'ultimo recentissimo lavoro rappresenta la missione di medici Cubani in Palestina. Dipinti a mano sono gli eventi drammatici dall'inizio della guerra israelo-palestinese, tra cui la distruzione dell'ospedale di Gaza, colpito da un missile due settimane fa.
Attorno alle due matrioske principali, ci sono piccole sculture che ricordano sempre la figura della matrioska e rappresentano i bambini mancati durante la guerra.
"Come galleria quello che ci interessa raccontare è la condizione umana", spiegano dalla galleria di Modica.