L’undicesima edizione di Flashback Art Fair, la kermesse che vuole unire l'arte di tutti i tempi, apre le porte al pubblico dal 2 al 5 novembre 2023 nella sede di Flashback Habitat.
Antico e contemporaneo si incontrano nei 20 mila metri quadrati di spazi dell'ex brefotrofio di corso Giovanni Lanza 75.
Importante novità di quest’anno è la nuova Luce d’Artista, Costellazione di Alessandro Bulgini dal titolo mater 2023, Ex Istituto per l’Infanzia della Provincia di Torino, installata sul tetto della Padiglione C e visibile da Corso Vittorio Emanuele II e, una volta che le foglie saranno cadute, fino alla stazione di Porta Nuova. L’opera è dedicata a coloro che sono nati più di quarant’anni fa nell’attuale sede di Flashback Habitat, ex brefotrofio della Provincia di Torino fino agli anni Ottanta. mater, come l’impronta della madre lasciata nel poco tempo che è stata qui, rappresenta per coloro che sono nati in questo luogo, lo spazio in cui ritrovarsi. Un’opera che dà luce a un desiderio, si impone sul tetto della villa più antica e più alta dell’ex Istituto, diventando un faro nel buio.
Metamemoria, la consapevolezza della nostra memoria, è il tema della fiera in quanto attivatore di immagini e conoscenza è lo strumento che ci permette di rivivificare, riattivare, ricontestualizzare.
Tra gli artisti in mostra Canaletto presentato da DYS 44 Lampronti Gallery, che immortala un momento della storia veneziana in una delle sue iconiche e luminose vedute della città, o dalla tempera di Carlo Bossoli attraverso il quale conosciamo l’aspetto e la vita di una delle piazze più importanti di Torino a metà dell’Ottocento con il dipinto Piazza S. Carlo del 1857 presentato da Arcuti Fine Art, o Fortunato Depero della Galleria Gracis che proietta la sua riflessione avanti nel tempo, immaginando una città futurista popolata da automi, fino agli studi architettonici di Christo, che ragionano sul potere trasfigurante della Land Art presentato dalla Galleria D’arte L’incontro. Riflessione sulla fascinazione dell’oro, materiale prezioso, senza tempo, che conquista gli artisti fin dall’antichità. Il suo splendore si carica di significati simbolici nei soggetti sacri, evocando una dimensione mistica, trascendente, atemporale. La stessa che rintracciamo anche in opere di artisti contemporanei (Luis Gonzales Palma con Fetiche, 2001-2002 di Photo & Contemporary e Marinella Pirelli con Tramonto del 2001, di Richard Saltoun Gallery), dove l’applicazione della foglia d’oro richiama alla mente il fondo oro delle più belle pale d’altare medievali (Francesco III° Badile, Madonna in trono con il Bambino, 1530 ca. di Flavio Pozzallo). La malleabilità e duttilità del metallo permettono poi esiti raffinati nella creazione e decorazione dei gioielli, rendendo questi piccoli oggetti capolavori, come il Bracciale Retrò in oro giallo, zaffiri naturali e diamanti del 1940 ca. di Lorenzo e Paola Monticone Gioielli d’epoca. Opere che concorrono alla costruzione di un immaginario popolato sia da elementi appartenenti alla nostra storia che a quella di culture lontane. Ci troviamo dunque ad attraversare singoli periodi storici, l’Ottocento romantico e seducente di Francesco Hayez presentato da Aleandri Arte Moderna, il Novecento con gli eterni Balla, De Chirico, Medardo Rosso, Savinio e Sironi della Galleria Russo, Bottegantica e Galleria Gracis o ci ritroviamo catapultati in progetti che legano opere realizzate in periodi diversi come il raffinato esempio di Galleria dello Scudo, dove le opere del contemporaneo Luigi Ontani e quelle dei maestri del seicento indagano congiuntamente l’uomo con curiosità antropologica. La galleria Riccardo Boni, che sottolinea l’impossibilità di scindere nell’arte l’antico dal moderno, presentando un settecentesco Massimo D’Azeglio in dialogo con i lavori di Emilio Prini e Alighiero Boetti appartenenti invece all’Arte Povera del Novecento.
Le mostre
L’immagine guida dell’undicesima edizione di Flashback Art Fair è realizzata sulla base dell’opera Le Piante di Turi Rapisarda. Nella serie, gli immigrati e le immigrate del Sud Italia sono ritratti come piante in vaso, restituiti come individui pienamente consapevoli, incredibili nella perfezione della loro compiutezza.
Le Piante di Rapisarda costituiscono la perfetta metafora per le opere presenti in fiera, elementi attraverso i quali esercitiamo la metamemoria (. Le Piante sono una delle serie presenti nella mostra Turi Rapisarda. Fotografie che raccoglie più di trenta opere stampate ai sali d’argento realizzate tra gli anni Ottanta e Novanta dove concetti, emozioni e tecnica si fondono.
Questa edizione della fiera ospita anche la 9° edizione della mostra conclusiva del progetto Opera Viva Barriera di Milano. L’edizione vede l’intervento di un gruppo di artisti torinesi tra i più di significativi e originali: Sergio Cascavilla, Gianluca e Massimiliano De Serio, Turi Rapisarda, Luigi Gariglio, Pierluigi Pusole e lo stesso Alessandro Bulgini.
La mostra Una vita migliore. Frammenti di Storie dell’Istituto per l’Infanzia della Provincia di Torino, ora permanente e con un nuovo allestimento, è fruibile al terzo piano della sede. Curata dall’artista e direttore artistico di Flashback Habitat Alessandro Bulgini, aperta al pubblico a primavera 2023, vuole essere un’opera collettiva, un’opera corale dove si intrecciano storia, emozioni, arte e vita.
La potente area verde di 9.000mq ospita il progetto partecipato Vivarium che mira a costruire un parco artistico in divenire all’interno dell’ecosistema, vivo e in costante metamorfosi. Nello spazio si inseriscono, per restare, le opere d’arte, che danno vita a una fusione armonica dove tutto ciò che si uniforma proviene dal dialogo tra l’artista e l’habitat. A “mettere radici” sono le opere: Roots pipeline (2022) di Francesca Casale, Sedie nello spazio (1995) di Fabio Cascardi, Mushroom Forest (2023) di Michel Vecchi e Tout se tient (2023) di Luisa Raffaelli.
Per info: https://www.flashback.to.it/