Cultura e spettacoli - 02 novembre 2023, 14:16

Artissima apre la 30esima edizione. Fassi: “Dopo Londra e Parigi, Torino è la città europea dove l'arte è di casa”

Fino al 5 novembre in mostra 181 gallerie da 33 paesi del mondo. “Abbiamo una galleria da Tel Aviv e diversi artisti palestinesi. Questa è una piattaforma di scambi e di dialogo, è la maturità del mondo dell’arte”

Artissima apre la sua 30esima edizione. Fassi: “Torino è la città europea dove l'arte è di casa”

“Sarà un’edizione all’insegna del legame con il territorio e del fare impresa con l’arte”: cosi il direttore Luigi Fassi in occasione dell’apertura della 30edima edizione di Artissima che si svolge come da tradizione all’Oval. L'appuntamento è fino al 5 novembre. 

Una piattaforma che riunisce 181 imprenditori da 33 Paesi. “Ci sono compratori, tante gallerie tornato e ne arrivano di nuovo. 39 gallerie del mondo nuovi. Ritmo imponente, tante sono state escluse perché lavoriamo sulla qualità. Quello che vedete qua è il meglio che arriva da 7 continenti”.

Una fiera per quest’anno ha come tema quello Relations of care, relazioni di cura, prendendo spunto dall’opera dell’antropologo Lorenzo Taddei, ospite della kermesse con incontri e talk. “Siamo circondati da crisi, è drammatico, forse Taddei è venuto a prenderci cura di tutto ciò che esiste non solo agli umani creare un nuovo immaginario per trovare nuove strade”.

Artissima è una fiera che per quattro giorni produce una molticiolita di idee. La città è sold out il che dimostra la maturità del sistema artistico torinese che si fa portavoce di quello italiano. E' ormai un appuntamento internazionale, dopo Londra e Parigi, Torino è dove il mondo dell’arte converge”.

E sul rischio di avere troppi appuntamenti concentrati durante la settimana dell’arte non si preoccupa: “Chi viene ha un’agenda precisa. Abbiamo una regia per i nostri visitatori professionali, mentre gli appassionati di muovono in autonomia”. 

Dello stesso avviso anche il primo cittadino, Stefano Lo Russo, presente all’inaugurazione. “Spero di essere il sindaco che ha troppi eventi da gestire. Abbiamo davvero spinto tantissimo per gli eventi e continueremo a farlo. Se il problema sarà di avere troppi eventi, avremo avuto uno straordinari successo”.

Certo - aggiunge - aver visto la crescita dell’attenzione a livello internazionale obbliga a una valutazione sulla sovrapposizione degli eventi. Il 2024 aggiungerà altri eventi come il bicentenario dell’Egizio, il Tour de France, l’assemblea nazionale dell’Anci. Torino diventa protagonista dell’attrattività”.

Resta però fondamentale il tema dell’organizzazione e dei trasporti: “Stiamo lavorando per cercare di potenziare i trasporti. So che ci sono disagi sulla viabilità per via dei cantieri, sono sacrifici che restituiranno una Torino migliore di come l’abbiamo trovata”, ha concluso Lo Russo.