Cultura e spettacoli - 31 ottobre 2023, 16:44

Paratissima “esagera” per la sua 19esima edizione: oltre 400 artisti espongono alla Cavallerizza [FOTO]

Dal 1° al 5 novembre torna la kermesse dell’arte contemporanea. Tra le novità lo Spazio Arcate occupato da Liquida Photofestival e la collaborazione con Share Festival con protagoniste le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale

Paratissima “esagera” per la 19esima edizione: oltre 400 artisti alla Cavallerizza

Sempre più interattiva, sempre più sperimentale e sempre più ricca. Paratissima 2023 “esagera” e inaugura negli spazi della Cavallerizza Reale la nuova edizione “Eye Contact - Matchò with Art” con oltre 400 artisti in mostra, suddivisi in 10 mostre curate da un totale di 20 curatori, di cui sei per del corso NICE - New Indipendent Curatorial Experience.

Dal 1° al 5 novembre la XIX edizione è un invito rivolto al pubblico nel traslare il contatto visivo che si crea tra due persone, al contatto tra persona e opera d’arte. Novità principale delle dieci mostre che si sviluppano all’interno dei 15 mila metri quadrati della Cavallerizza, lo Spazio Arcate occupato da Liquida Photofestival – Winter Edition, a cura di Laura Tota. Riaperto e accessibile dalla torretta con scala a chiocciola, era rimasto chiuso al pubblico dal 2019. All’interno prende vita Liquida Winter Edition, la sezione dedicata alla fotografia contemporanea, spin off del main event di maggio. Liquida Photofestival vuole essere un riferimento per restituire, quanto più possibile, lo stato della ricerca fotografica nelle sue diverse forme d’espressione e dello stato dell’immagine nel momento preciso della sua manifestazione, cercando di dare voce ai nuovi talenti della fotografia contemporanea.

Tra le novità anche la collaborazione con Share Festival che guarda al futuro e all’innovazione nel mondo dell’arte attraverso le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale. In questo spazio si trovano le sei opere finaliste del Premio Share Prize:  Encounters at the Other Side di Jurgis Peters; Expanded Memory di Lorenzo Papanti; Face of Universe di Tatsuru Arai; Flower study in the style of Audubon after nuclear meltdown di Lucy Newman; Instinkt di Tonoptik; Spambots di Neil Mendoza.

Le altre mostre inaugurate a Paratissima sono: You Belong. Storie d’identità, a cura di Irene Fontana, Storie d’identità vuole essere un resoconto per immagini del legame umano ed emotivo con un luogo, un affetto, una comunità, che determina la definizione di un’identità sociale e culturale; Stand-by. Il tempo dell’attesa, a cura di Gaia Ferrini. Infinite sono le forme di attesa e le emozioni ad essa collegate. Esistono persino luoghi – o meglio, non luoghi – dove non si fa altro che attendere: stazioni, aeroporti, sale d’aspetto; Unpredictable – coordinata da Flavia Rovetta. L’imprevedibilità è la possibilità estranea a qualsiasi calcolo, ma fa parte della vita quotidiana, traccia la storia di ciascuno dei nodi più salienti del proprio vissuto, i cambi di rotta e influenza il destino; Nice – New Indipendent Curatorial Experience, 6 differenti mostre curate da 16 giovani curatori. 

Per la XIX edizione della manifestazione fieristica, Paratissima ospita tre Main Projects: apre il percorso l’installazione video Sticky Eyes di Arthur Duff, visibile dalla facciata esterna della Cavallerizza da Via Fratelli Vasco e fruibile liberamente dalla città. All’interno della Cavallerizza, il percorso dei Main Project prosegue con l’installazione AIR di IDEM Studio (Ruggero Baragliu, Samuele Pigliapochi e Angelo Spatola), ubicata nel galoppatoio del Complesso della Cavallerizza, punto nevralgico della fiera. La monumentale installazione indaga il rapporto tra la pittura e l’ambiente riscrivendo gli spazi architettonici dello storico complesso e sperimentando un nuovo codice narrativo. Chiude il percorso l’installazione immersiva realizzata nella manica più prestigiosa della Cavallerizza, la Manica del Mosca, di Beyond (Alberto Gentilin, Giulia Lazzaretto e Davide Briganti - con il supporto di Paola Meneghini) dal titolo Breathing Room. Un’opera site-specific coinvolgente, capace di confondere i limiti tra reale e virtuale. Breathing Room rappresenta un invito a sincronizzare il respiro con l’ambiente circostante, per ri-connettersi con esso e raggiungere un livello superiore di equilibrio e armonia universale.

Sedici i progetti speciali tra installazioni di singoli arti ed esposizione collettive, tra cui Paratissima Factory, Alina Art Foundation, Caos, Margot Del Turco, Dimora Oz, Karen Fabbro, The Pigeon Paradox, IPER-collettivo, Greg Goya, imperfect comunicazione, LABADANzky, Playmarche, Share Festival, Galleria Artequadri, Galleria Wikiarte.

Per info: www.paratissima.it