Il Consiglio comunale ha approvato, questo pomeriggio, una delibera presentata dall’assessora all’istruzione Carlotta Salerno riguardante la programmazione della rete scolastica della Città di Torino per l’anno scolastico 2024/2025.
Nel dettaglio, il documento sancisce la nascita del nuovo Istituto comprensivo denominato “Pacchiotti - via Revel” formato dall’unificazione con un altro istituto comprensivo, il “Corso Matteotti - Rignon” che rimane comunque operativo.
Nella delibera vengono anche segnalate: l’istituzione di una sezione di scuola dell’infanzia presso l’Ospedale infantile Regina Margherita e la creazione di una sezione a tempo pieno di scuola dell’infanzia presso l’Istituto comprensivo “Vittorino da Feltre” di via Finalmarina.
Come è stato spiegato durante la presentazione della delibera, facendo riferimento all’istituzione del nuovo comprensivo, è stato chiarito che la Città non avrebbe ritenuto opportuno un ulteriore intervento sulla rete scolastica ma, gli interventi di riorganizzazione si sono resi necessari in considerazione delle disposizioni normative nazionali e regionali, che disciplinano le modalità relative al numero minimo di alunni necessario per l’attribuzione alle istituzioni scolastiche di un dirigente scolastico.
Un intervento, quello di accorpamento dei due istituti che, seppure darà origine ad un nuovo istituto con un elevato numero di iscritti, ne garantisce però una maggiore stabilità per il futuro immediato.
Contestualmente, ad accompagnare la delibera, è stato approvato un ordine del giorno presentato dalle consigliere Lorenza Patriarca e Nadia Conticelli che impegna il Sindaco e Giunta a sollecitare i parlamentari piemontesi a proporre in commissione parlamentare la possibilità di riconsiderare lo Schema di Decreto interministeriale che definisce l’organico dei dirigenti scolastici e la sua distribuzione tra le regioni per il triennio 2024/2027. L’obiettivo è quello di evitare fenomeni di gigantismo scolastico nella nostra regione, densamente popolata e caratterizzata da fragilità sociale, caratterizzata dalla presenza di numerose piccole scuole in aree montane o marginali.
L’ordine del giorno chiede anche di promuovere una riflessione sul tema del dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche in relazione ai risultati di gestione e ai parametri di calcolo degli organici del personale ATA da assegnare in presenza di articolazioni territoriali che prevedono molti punti di erogazione oltre a sollecitare la Regione ad accogliere la richiesta di molti Comuni di poter operare le scelte organizzative legate all’attuazione del piano di dimensionamento spostando le operazioni più consistenti e delicate all’ultimo anno del triennio per assecondare l’andamento demografico ed evitare di ostacolare le scuole nella gestione dei progetti PNRR in atto.