Politica - 27 ottobre 2023, 10:28

Regionali 2024, dal centrosinistra qualcuno vorrebbe mandare in campo Federico Borgna

Il nome dell’ex sindaco di Cuneo è stato fatto a Roma da chi guarda con preoccupazione ad un eccessivo sbilanciamento a sinistra della coalizione

Regionali 2024, dal centrosinistra qualcuno vorrebbe mandare in campo Federico Borgna

Doveva essere un incontro riservato ma – come si sa – di segreto in politica non vi è nulla perché quando un segreto lo sanno in due c’è già uno di troppo a conoscerlo.

Figuriamoci poi se il “segreto” si consuma nella capitale dove anche i muri hanno orecchi.

Lunedì scorso a Roma Silvia Fregolent, fresca di noma alla segreteria regionale di Italia Viva, parlamentare di lungo corso e plenipotenziaria di Matteo Renzi in Piemonte, ha incontrato l’ex sindaco di Cuneo ed ex presidente della Provincia Federico Borgna per sondare una sua disponibilità ad un’eventuale candidatura alla presidenza della Regione.

Non è dato sapere quale sia stato l’esito dell’abboccamento, anche perché entrambi i protagonisti si mostrano riottosi a parlarne.

Più che riottosi, siamo in presenza di una reticenza assoluta da parte di entrambi.

Ma la notizia in nostro possesso è fondata e quindi la riferiamo.

Non è peraltro un mistero che, da qualche tempo a questa parte, il nome di Borgna stia circolando in quei “cenacoli” che guardano con preoccupazione al fatto che la coalizione di centro-sinistra stia spostando l’asse troppo verso sinistra.

Una situazione che ha fatto gioco a Cirio il quale, boccone dopo boccone, si sta pappando ancora quel poco che resta di un centro ormai accasato (o in procinto di farlo) nella “sua” lista.

Non possiamo lasciare scoperto questo fronte in una realtà qual è il Piemonte dove la componente dell’elettorato moderato, specie nelle province, è maggioritaria”, considera Mario Giaccone, unico consigliere regionale rimasto a presidiare la lista Monviso.

Giaccone non si sbilancia su Borgna ma lascia intendere che il Pd sta correndo seriamente il rischio di incartarsi in un duello che vede contrapposti due suoi esponenti, Chiara Gribaudo (area Schlein) e Daniele Valle (area Bonaccini).

Per questa ragione le inquiete anime centriste hanno chiesto di soprassedere rispetto alle primarie già ipotizzate dal segretario regionale Mimmo Rossi per il 17 dicembre chiedendo di spostarle eventualmente a gennaio.

In realtà, Rossi sulle primarie dovrà vedersela col Nazareno, che ravvisa in questo strumento (peraltro previsto dallo statuto del partito, ndr) tante pericolose insidie.

E poi primarie del Pd o di coalizione?

E quale coalizione, visto che difficilmente questa verrà costruita prima di Natale e con scarse possibilità che il Movimento 5 Stelle accetti di aderirvi?

Chiara Gribaudo, vicepresidente del partito, appare lanciata ma la componente torinese non le ha steso tappeti di velluto per cui, a questo punto, la sua candidatura potrà avere il via libera solo dai tavoli romani.

Nel bailamme dei veti contrapposti e di fronte all’improbabile adesione dei 5 Stelle ecco allora spuntare il nome di Borgna.

Un’ipotesi che – a quanto risulta – non spiacerebbe anche a qualche settore dei 5 Stelle, come al sindaco di Pinerolo Luca Salvai.

Se poi ai fantomatici tavoli romani siederà Matteo Renzi è possibile (dati i precedenti) che la “sparigliatura” sia nell’ordine delle cose. Vedremo.

Certo è singolare che la partita delle prossime regionali - comunque la si giri – abbia sempre le caratteristiche di un derby tutto cuneese.

Potenza di Cuneo o debolezza politica del capoluogo subalpino?

Giampaolo Testa - TargatoCn