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Politica | 26 ottobre 2023, 07:05

Val Susa, esposto dei Radicali contro la scritta “Tav=mafie” sul Monte Musinè: “Infamante e illegale”

Il presidente Igor Boni ha annunciato un'azione ufficiale nei confronti di Città Metropolitana, Comune di Almese, Ministero dei Trasporti e Sitaf, la società della Torino-Bardonecchia

Val Susa, esposto dei Radicali contro la scritta “Tav=mafie” sul Monte Musinè: “Infamante e illegale”

Se siete passati in Val Susa utilizzato le principali vie di comunicazione, in treno o in auto, l'avrete quasi sicuramente notata: stiamo parlando della scritta a caratteri cubitali “Tav=mafie” presente almeno dal 2008 su un pendio del Monte Musinè. Bene, dopo aver verificato di persona la situazione con un'escursione andata in scena lo scorso agosto, adesso i Radicali Italiani vogliono passare ad un'azione più incisiva per chiederne la rimozione.

L'esposto

E lo faranno, secondo quanto annunciato ieri mattina dal presidente Igor Boni, attraverso un esposto nei confronti della polizia locale metropolitana, della polizia municipale del Comune di Almese, del Ministero dei Trasporti e della Sitaf, la società che gestisce l'autostrada Torino-Bardonecchia: “Il terreno – dichiara – è del Comune come abbiamo avuto modo di verificare tramite visura catastale: visto che la scritta è infamante e illegale, oltre ad essere prima di fondamento, ad agosto abbiamo deciso di presentare un'istanza popolare con l'obiettivo di rimuoverla. La sindaca, però, ci ha risposto in modo insoddisfacente tirando in ballo motivi economici e di sicurezza che sorgerebbero in quel caso. Per questo abbiamo deciso di presentare un esposto”.

L'idea dei Radicali è quella di puntare sulla violazione del codice della strada e, in particolar modo, dell'articolo 23: “Le conseguenze di quella scritta - spiega l'avvocato Roberto Guarino – potrebbero avere anche un profilo penale, ma non vogliamo arrivare fino a quel livello. L'articolo in questione, a proposito, proibisce di installare scritte che possano distrarre gli automobilisti dalla guida; in caso di incidente, quindi, potrebbero profilarsi gravi responsabilità di chi ha tollerato questa situazione senza fare nulla. La speranza è quella di far sì che chi di dovere, come il Ministero o Sitaf stessa che sono anche parte lesa, si muova”.

Questione politica

La questione, secondo i Radicali, è anche politica: “Siamo – concludono – da sempre legalitari, per questo ci battiamo contro le scritte illegali: noi, come sapete, siamo favorevoli alla Tav e abbiamo sempre argomentato le nostre posizioni in modo non ideologico sempre disponibili al confronto. Siamo anche contro chi usa metodi violenti per danneggiare un'infrastruttura che resta fondamentale sia per il Piemonte che per l'Italia, in grado di creare una rete di sviluppo che fa bene anche alla Val Susa; evidentemente anche l'amministrazione di Almese non fa nulla perché è favorevole ai contenuti della scritta”.

Marco Berton

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