/ Attualità

Attualità | 22 ottobre 2023, 07:40

A Torino, coi canestri non solo si gioca, ma... si gustano: i canestrelli della Val di Susa

Storia e curiosità su questi biscotti tipici piemontesi

prodotti tipici

Immagine tratta da Visit Val di Susa

L'origine dei canestrelli della Val di Susa risale a diversi secoli fa, addirittura alla fine del 1600.

Inizialmente si può dire che fossero biscotti della "condivisione", perché l'utensile con cui veniva data loro la forma - una piastra a pinza in ferro o ghisa con disegni a forma di rete o segni e lettere particolari, appartenenti alla famiglia che li aveva prodotti - era in possesso solo di poche persone, per cui spesso ci si riuniva la domenica o nei giorni di festa per prepararli.

L'impasto dei canestrelli è estremamente semplice, a base di uova, zucchero, burro, farina, scorza di limone, vanillina, vino bianco e lievito.

Esistono sia in versione bianca che nera. La ricetta di questi ultimi prevede l'aggiunta di cacao in polvere dolce o amaro, succo di arancia e/o di limone, marsala, olio e sale.

Una volta ottenuto l'impasto, esso viene diviso in palline che vengono schiacciate tra le due piastre della pinza e lasciate cuocere e dorare tenendo quest'ultima in mano sulla fiamma viva. Una volta cotti, i canestrelli hanno mediamente uno spessore di circa un centimetro e un diametro compreso fra i 6 e i 9 centimetri.

Tipici di carnevale e di altre feste paesane quali San Pancrazio e Santa Margherita, derivano il loro nome da due teorie: una sostiene che questi biscotti, appena preparati, venissero lasciati a raffreddare all'interno di piccoli cestini, ed anche nche l'etimologia del termine richiama questo 

 

significato. L'altra teoria, invece, si riferisce al verbo in dialetto piemontese canestrelè, che vuol dire intrecciare, ingraticciare, esattamente ciò che si fa per dare la forma ai cesti di vimini.

Originari in particolare del comune di Vaie, i canestrelli sono annoverati tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali e sono un prodotto unico assolutamente da assaggiare.

Federica De Castro

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium