Pinerolo negli occhi di Silvio Gatti in una mostra a Palazzo Vittone

“È il mondo di Silvio Gatti, testa d’ingegnere e animo di poeta, un mondo un po’ fiabesco, certamente incantato”: così scrive il critico Mario Marchiando Pacchiola. Domani, domenica 22 ottobre, l’inaugurazione della mostra ‘La bellezza del colore’ delle opere del pinerolese Silvio Gatti a cura dell’associazione Italia Nostra e della galleria Il Portico.

“Questa mostra nasce da una promessa fatta alla figlia – rivela Maurizio Trombotto di Italia Nostra –: dopo aver acquisito alcune opere di Gatti, poco prima della pandemia, ho promesso di organizzare una mostra, ma purtroppo il periodo l’ha reso impossibile. Ora, con l’occasione del decennale della morte, abbiamo pensato di riportare finalmente le sue opere al pubblico pinerolese”.

Nato a Torino nel 1918, Silvio Gatti si trasferisce da bambino con la famiglia a Pinerolo, con l’apertura del negozio di fotografia del padre, in corso Torino. Diventa geometra e lavora, fino alla pensione, nella società ‘Talco e Grafite’ della Val Chisone, sempre coltivando però la passione per l’arte: prima con la fotografia, ereditata dal padre, e poi con la pittura. Dipinge molti soggetti diversi: paesaggi, nature morte, oggetti simbolici di natura religiosa ed esoterica, e partecipa a mostre collettive e personali, queste ultime alla Galleria Rege Santiano e al Circolo Sociale di Pinerolo. Scompare a Pinerolo nel 2013.

La mostra, organizzata in collaborazione con la Pro loco e allestita nella loro sala espositiva, vedrà una ventina di tele, carboncini e disegni raffiguranti il paese, che Gatti amava rappresentare a scorci e borgate, insieme ad alcune copertine del bollettino della Società Storica Pinerolese, con cui collaborava. L’inaugurazione sarà domani alle 17, a Palazzo Vittone, in piazza Vittorio Veneto 8; la mostra sarà visitabile da giovedì 26 a domenica 29, dalle 16 alle 18. “Siamo molto felici di poter riportare l’arte nella saletta della Pro loco, che per molto tempo ha ospitato e organizzato mostre. Ora speriamo che questa attività, accantonata per un po’, torni a essere assidua” conclude Trombotto.