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Attualità | 20 ottobre 2023, 08:00

Grattacielo, metro e Parco della Salute: dopo anni ostaggio dei cantieri, gli "apostoli" aspettano che via Nizza risorga

Dei 12 negozi storici nel tratto tra via Valenza e via Sommariva, solo cinque sono rimasti al loro posto dopo lunghi anni di lavori e difficoltà. "Ma adesso è difficile cogliere l'opportunità"

negozi aperti in via Nizza e serrande abbassate

Tra i negozi ancora aperti in via Nizza, nel tratto dove c'erano i cantieri della metro, sono pochi i "superstiti"

"Eravamo i 12 apostoli, da allora siamo rimasti in 5. E chi è rimasto in piedi, adesso, non ha le risorse per rilanciare. Speriamo che piano piano tutto il meccanismo si rimetta in moto". Chi parla è Giovanni Tantimonaco, che insieme alla moglie Ivana Ferro ha mantenuto ostinatamente e coraggiosamente aperto il suo negozio in via Nizza, proprio davanti al Grattacielo della Regione. "Eravamo un negozio di telefonia, poi abbiamo dovuto arrangiarci e cambiare quando sono arrivati i cantieri. Siamo diventati un centro di assistenza Samsung e adesso ci occupiamo di assistenza e riparazione".

Un viavai ripartito, almeno in parte

Il racconto avviene mentre, in negozio, entrano ed escono fattorini che devono consegnare o prendere pacchi. E fuori dalla vetrina è un viavai di automobili, ma anche di persone che escono dalla nuova sede regionale, in corrispondenza della pausa pranzo. Tutti indizi di una situazione che è cambiata. Una volta, subito dopo il Lingotto, il passaggio era sbarrato, se non a qualche sparuto pedone. E non se ne riparlava fino a via Passo Buole. Meno di un chilometro, ma un'eternità di attesa.

In questo tratto di strada, da via Valenza a via Sommariva, poco più di tre isolati, i negozi hanno pagato lo scotto peggiore. Zero passaggio e quasi zero accesso vuol dire affari ridotti al lumicino. "Siamo rimasti noi, il panettiere, il minimarket, il centro estetico e il tabaccaio", sospirano Giovanni e Ivana. Ma in mezzo a loro, le serrande abbassate sono ancora tantissime, quasi la maggioranza. E suona quasi beffarda, adesso, la scritta su un cartello pochi metri prima, in corrispondenza dell'uscita (cantierata) del sottopassaggio del Lingotto, "Via Nizza Aperta".



Il fondo del barile

"Il bar ha aperto un mese fa - dicono, indicando fuori dalle vetrine - in corrispondenza dell'avvio dell'operatività del grattacielo, ma ancora adesso siamo un'area di cantiere. Un pochino migliorata, ma non poi tantissimo". In partenza, infatti, ci sono i lavori per la Città della Salute: altri cantieri, insieme a quello - eterno, pure lui - del sottopasso del Lingotto, in preda a un continuo apri e chiudi.

"Sei anni di strada chiusa sono stati tantissimi, dal  2012 al 2018 - dicono i coniugi Tantimonaco - per poi arrivare anche oltre, fino all'inaugurazione definitiva. E poi per cosa? Due fermate. Il tutto, proprio in un periodo in cui si sono alternati il Covid, la Guerra in Ucraina e la crisi generale. Chi ha resistito, è perché ha raschiato il fondo del barile che aveva a disposizione".

Chi rilancia, adesso?

E adesso che il Grattacielo è operativo, mentre il Parco della Salute prende corpo, come mai le serrande abbassate restano tante? "Anche volendo rilanciare, non ci sono risorse per farlo. Abbiamo avuto agevolazioni fiscali, ma non hanno spostato gli equilibri. Immondizia, suolo pubblico, insegne, ma hanno inciso poco, diciamo mille euro all'anno. E quindi, chi ancora c'è, fatica a rilanciare". In sostanza: è già un miracolo essere rimasti in piedi.

"Chi ha attività alimentari sta recuperando, pian piano - dicono ancora Giovanni e Ivana -. Ma anche chi apre adesso, di fatto, lavora, ma viviamo tutti un periodo di crisi. Anche decidere di aprire un'attività nuova non è una scelta da poco".

Effetto sicurezza, ma restano problemi

Con la fine dei lavori, però, alcuni lati positivi sono innegabili: "La metro e il Grattacielo della Regione hanno portato movimento, quindi un beneficio anche in termini di sicurezza percepita. Prima era molto peggio. Ma il parcheggio rimane un elemento molto critico, qui nella zona. Ma mancano anche certezze ed entusiasmo, oltre che risorse economiche. Quando rimani scottato, fai fatica a riprovarci".

Vinardi (Commercianti Nuova Nizza Bengasi): "Un miglioramento c'è stato, ma resta il problema della sicurezza"

"Un miglioramento c'è stato - conferma Marco Vinardi dell'associazione commercianti Nuova Nizza Bengasi - soprattuto per quanto riguarda la ristorazione. I dipendenti escono dal Grattacielo e si fermano in zona per mangiare, anche noi come negozianti abbiamo allungato gli orari e qualcosa in più c'è. Si potrebbe andare di più, ma il periodo ovviamente è quello che è". 

Vinardi tuttavia torna a sottolineare il problema della sicurezza. "E' ancora troppo poca. Speravamo con l'arrivo della Regione di aver più controlli soprattutto lungo i marciapiedi, invece continuiamo sempre ad avere sempre problemi di spaccio e risse". 

Massimiliano Sciullo e Chiara Gallo

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