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Attualità | 18 ottobre 2023, 14:23

Ristrutturazione Borgo Medievale, Favaro: "Sarà funzionale e culturale. Al termine bando per la gestione"

L'attuale concessione agli artigiani è scaduta sei anni fa

borgo medievale

Il Borgo Medievale di Torino verrà riqualificato con i fondi dell'Europa, ma il futuro post recupero è in parte da definire. L'unico punto certo è che il Comune vuole rilanciare il complesso sulle sponde del Po e farlo diventare un polo turistico. Questa mattina a Palazzo Civico si è parlato del gioiello nel cuore del Valentino, che sarà interessato da due cantieri.

I due cantieri

Il primo già operativo prevede la manutenzione straordinaria delle coperture, finanziato con un milione e mezzo di euro di fondi del Ministero della Cultura. A questo cantiere, che terminerà tra agosto e settembre 2024, si affiancherà nei prossimi mesi quello del Pnrr.

I lavori del Piano Nazionale partiranno a marzo 2024 e dureranno complessivamente diciotto mesi: la fine dei lavori è per il termine del 2025, con sei mesi di collaudo tra 2025 e 2026. Uno degli interventi più rilevanti ed impattanti sul complesso è la realizzazione dei sottoservizi e del pozzo geotermico, che garantirà il caldo d'inverno ed il freddo d'estate. Un cantiere che determinerà almeno un anno di chiusura totale del Borgo Medievale.

Barbero in difesa del Borgo

Uno stop che preoccupa anche una trentina di accademici che, guidati dallo storico Alessandro Barbero, hanno sottoscritto un appello per il Comune presentato oggi in commissione. Attualmente nel Borgo Medievale sono presenti due botteghe artigiane, che negli scorsi mesi hanno ricevuto la lettera di sfratto.

Confartigianato Torino si mobilita per le botteghe

Accanto a questi ultimi si è schierata  Confartigianato Torino, che ha fatto pervenire alla Città la richiesta di mantenere le botteghe operative all'interno anche durante i lavori. Al loro fianco anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Giovanni Crosetto, che ha osservato: "Chiediamo che venga mantenuta la vocazione culturale che da sempre contraddistingue il Borgo e chiediamo che gli artigiani non vengano sfrattati fino a quando il Comune non metterà a bando le concessioni in essere".

A condividere in parte le preoccupazioni il Presidente della 8 Massimiliano Miano: "Noi riteniamo sia opportuno, al fine della tutela del Borgo, definire le prospettive e dotare il complesso di un direttore e comitato scientifico".

Rilancio del Borgo

"La discussione in corso - ha replicato la vicesindaca Michela Favaro - punta a preservare la funzione culturale del luogo, ma anche puntare sulla valorizzazione artistica: vogliamo farlo rideventare uno dei luoghi più importanti dal punto di vista turistico". "La ristrutturazione - ha aggiunto - riguarderà aspetti culturali e funzionali: vorremo che finiti i lavori questo contenitore si riempisse, ma non abbiamo ancora individuato un'associazione".

Concessione scaduta e bando

Uno dei nodi da affrontare è che la concessione degli spazi agli attuali artigiani è scaduta sei anni fa: da allora si va avanti a proroghe. Palazzo Civico dovrà quindi fare un bando per la gestione degli spazi del Borgo. "È un bene - ha proseguito l'assessore al Patrimonio - vincolato dalla Sovrintendenza: l'interlocuzione è continua. Vogliamo realizzare un allestimento di tipo museale, che sia anche a passo coi tempi: per andare incontro al pubblico e alle scuole servono anche investimenti in campo tecnologico".

"Si tratta si trovare le risorse per arrivare al risultato, cioè finiti i lavori possa riaprire. Questo complesso deve ridiventare un luogo dove i turisti e i cittadini vadano" ha concluso Favaro.

Cinzia Gatti

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