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Dopo il Parlamento, anche il Comune si mobilita per salvare il Goethe Institut di Torino. Il centro di piazza San Carlo, che promuove nella nostra città da 70 anni la conoscenza della lingua tedesca e la collaborazione culturale internazionale, cesserà l'attività il 31 gennaio 2024. Oltre al capoluogo piemontese non saranno più operative le sedi di Genova e Trieste, mentre Napoli verrà ridimensionata.
Patriarca (Pd): "Realtà che non deve lasciare il territorio"
E così il consiglio comunale di Torino ha deciso di elaborare un documento condiviso, come ha spiegato oggi in commissione cultura la Presidente Lorenza Patriarca per scongiurare la chiusura. "Questa realtà - ha aggiunto - non deve lasciare il territorio, come purtroppo è successo ad altre istituzioni culturali in passato". A fargli eco il collega del Pd Vincenzo Camarda: "Sarebbe una grave perdita per la nostra città, sia sul piano della promozione culturale ed europeista, sia su quello industriale".
Il M5S si mobilita
Il capogruppo del M5S Andrea Russi ha presentato negli scorsi giorni un'interpellanza in cui chiede al sindaco Lo Russo se si sia attivato per evitare la serrata. Ieri la parlamentare pentastellata Chiara Appendino ha depositato un'interrogazione al Ministro della cultura in merito alla chiusura delle sedi italiane del Goethe-Institut.
"Sono preoccupata - sottolinea l'ex sindaca - perché questa realtà ha svolto un ruolo fondamentale per promuovere la cultura tedesca e rendere più vicina la Germania, che è il primo partner commerciale per l'Italia e il Piemonte".
Sabato in programma un flash mob
Nella sede di Torino ci sono 18 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, oltre alla segreteria e ai collaboratori. Sabato alle 10.30 è organizzato un flash mob in piazza San Carlo contro la chiusura del Goethe Institut. "Se passate di lì - si legge nell'appello - munitevi di un libro di un autore tedesco, in originale o in traduzione".
