Attualità - 17 ottobre 2023, 10:07

Torino trionfa nella nuova guida del Gambero Rosso: la "novità" sono le Tre forchette per il Cambio

Il Piemonte vanta cinque valutazioni "top" grazie anche alla provincia di Cuneo (Crippa e non solo) e Orta San Giulio (Cannavacciuolo). Tra le trattorie, massimo dei voti per il Consorzio

Il ristorante Del Cambio di Torino al top della Guida del Gambero Rosso

Torino e il Piemonte ancora nell'elite del buon cibo. La conferma arriva con la nuova edizione della Guida del Gambero Rosso, vera "bibbia" su questo tema, che registra ben 239 locali della nostra regione.

Tre forchette per il ristorante Del Cambio

Sono cinque le proposte che hanno meritato le mitiche "Tre Forchette". E accanto a due certezze - le conferme di Piazza Duomo ad Alba (CN), con Enrico Crippa che merita anche il Premio Speciale come migliore menu degustazione e Villa Crespi di Cannavacciuolo a Orta San Giulio (NO), che ha fatto la sua prima comparsa in vetta esattamente 20 anni fa, nell’edizione 2003 - compare anche per la prima volta il ristorante Del Cambio di Torino, storico e legato ai ricordi di Camillo Benso Conte di Cavour e dell'origine della nazione. Tre forchette e debutto anche per altre due proposte cuneesi: Guido a Serralunga d'Alba e l’Antica Corona Reale di Cervere. 

Tra le trattorie la novità è il Consorzio

Ma non finisce qui: Torino e il Piemonte fanno bella figura anche nella categoria "trattorie", con i Tre Gamberi che vanno al Consorzio, mentre tra le birrerie i Tre Boccali li merita la Baladin Open Garden di Piozzo. 

Complessivamente, nell'edizione 2024 dei Ristoranti d’Italia 2024, sono 2.485 le insegne recensite, con 324 novità. Migliori chef della ristorazione italiana sono Massimo Bottura e Niko Romito entrambi con un punteggio di 96 centesimi, raggiunti appena sotto da Heinz Beck e Enrico Crippa, mentre perde una forchetta, scivolando dall’empireo, Gianfranco Vissani. 

All’indomani della candidatura della cucina italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco e dopo un’estate rovente tra scontrini fuori taglia e dibattiti sulla crisi del settore, nonostante i sold out - racconta Laura Mantovano, Direttore editoriale della Guida, giunta alla 34esima edizione - il compito della guida è quello di tirare le somme, cogliere tendenze, senza dimenticare di valorizzare solide realtà. Le difficoltà, a partire dalla sostenibilità economica, esistono, vanno studiati nuovi modelli, non è più tempo di formalismi ma certo è che la ristorazione d’autore dalla forte identità, in Italia, ha ancora molto da dire”.