Economia e lavoro - 11 ottobre 2023, 12:00

Mirafiori trema sul filo dell'elettrico: 9 auto su 10 sono 500bev, ma arriva la frenata. Sindacati verso la protesta unitaria

Uliano (Fim): "L'azienda ha comunicato per la prima volta 10 giorni di cassa integrazione, mai successo prima. Serve un altro modello". E Fiom va a Detroit per manifestare con gli operai Usa di Stellantis

Mirafiori: 9 auto su 10 sono ormai 500bev, ma ora arriva la frenata

Cresce del 10% la produzione delle auto da parte di Stellantis nel terzo trimestre 2023 in Italia. Anche se 5 punti in meno rispetto al primo semestre dell'anno in corso. Appare plausibile, a questo ritmo, arrivare alle 730mila vetture, di cui 510mila automobili.

Ma resta ancora distante, il traguardo che il ministro Urso ha fissato a un milione, solo per le 4 ruote. E si resta il 10% sotto il periodo pre Covid (-2,3% per l'auto e -24,6% per I veicoli commerciali). Sono i numeri che Fim Cisl propone sul terzo trimestre dell'anno. Con una particolare apprensione per le cose torinesi.

Anche la 500 ora frena

In questo quadro, infatti, il Polo cittadino cresce del 15% su settembre 2022, anche se le 63.400 500bev non compensano i cali per le produzioni Maserati (da 15mila a 7000 unità), per un totale di 70.365. "Ma c'è preoccupazione perché l'azienda ci ha confermato un fermo produttivo di 10 giorni sulla 500 elettrica, cosa mai successa prima, imputando la colpa a ritardi sugli incentivi e sulle infrastrutture di ricarica", dice Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim Cisl, responsabile del settore auto. "È presumibile che si possa arrivare a 80mila vetture 500 entro l'anno".

I patemi di Maserati

Mentre per Maserati le cose vanno anche peggio. Dovrebbe infatti partire la produzione di Gran Cabrio con il 2024, anche se vanno a terminare Ghibli e Quattroporte con il 2023. I giorni di cassa sono stati 86 e hanno coinvolto 1780 lavoratori, ma ottobre porta con sé altre due settimane di stop. Nel primo trimestre  2023 è partita la produzione della Granturismo, che oggi rappresenta il 38% del totale delle produzioni Maserati. Così come la Gran Cabrio, saranno motorizzate anche in full electric.

"Chiediamo di anticipare la Maserati Berlina, rispetto all'avvio annunciato del 2025, ma bisognerebbe aggiunta un'altra piattaforma full electric per mantenere i volumi di Mirafiori", è la richiesta di Fim Cisl.

E Rocco Cutrì, segretario generale Fim Cisl Torino, svela: "Tra sindacati ci stiamo confrontando da prima dell'estate. Al di là della presenza nel contratto nazionale (quindi anche fiom, ndr), cerchiamo i punti che ci accomunano più di quelli che ci dividono. Entro l'autunno pensiamo di annunciare un'iniziativa comune".

La Fiom intanto vola a Detroit

Intanto, i sindacalisti della Fiom vanno a Detroit per sostenere la protesta dei colleghi di Stellantis Usa della Uaw. La delegazione è  guidata dal segretario generale Michele De Palma. Con lui anche Marcello Scipioni, responsabile Ufficio internazionale, Gianni Mannori, responsabile Stellantis Mirafiori per la Fiom-Cgil di Torino, oltre ad Andrea Di Traglia, Rsa della Fiom-Cgil dello stabilimento Stellantis di Cassino.

Incontreranno il presidente dell'Uaw, Shawn Fain, ma saranno presenti anche al picchetto davanti allo stabilimento di assemblaggio di Stellantis a Toledo nell'Ohio. Il giorno dopo saranno allo stabilimento Ford del Michigan, a Wayne, e poi allo stabilimento di General Motors a Ypsilanti, in Michigan. Il finale sabato, al picchetto del centro di distribuzione dei pezzi di ricambio Stellantis Mopar a Romulus, sempre in Michigan.