/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 09 ottobre 2023, 20:55

Stellantis, tra futuro "circolare", cambio ibrido da febbraio e una nuova vocazione per la Teksid di Carmagnola

Oggi l'incontro con i sindacati per analizzare lo stato dell'arte dei progetti sul territorio torinese. Passi avanti nel Green Campus, ma anche prodotti destinati ai modelli di nuova generazione. Ma resta qualche timore sulla 500Bev. Rinaudo (Fismic): "Servono infrastrutture nel Paese"

mirafiori - foto di archivio

Stellantis, cambio ibrido da febbraio e una nuova vocazione per la Teksid di Carmagnola

Si è tenuto oggi a Torino l’incontro tra Stellantis e le organizzazioni sindacali, volto a illustrare l’evoluzione dei progetti Green Campus, Circular Economy e Nuovo cambio ibrido; progetti presentati in prima battuta lo scorso luglio.

L'Azienda, durante la riunione, ha asserito come stiano continuando tutti progetti che fanno seguito al piano Dare Forward 2030: per ciò che concerne il green Campus, area che sorgerà nel comprensorio di Mirafiori e sarà interamente sostenibile, i lavoratori occupati saranno 10mila, provenienti dalle attuali attività all’interno di Mirafiori; rispetto al progetto di Circular Economy, che porterà avanti come attività principali logistica, rigenerazione componenti e rigenerazione veicoli, a regime saranno 500 addetti entro metà 2025.

Stellantis ha anche confermato l’avvio produttivo per metà febbraio del nuovo cambio ibrido.

L’incontro di oggi è positivo perché conferma la volontà di proiettare l’area di Torino in una prospettiva lavorativa futura importante. Il polo torinese è chiaramente strategico per Stellantis. Come qualsiasi work in progress, seguiremo l’evoluzione attentamente. Il nostro obiettivo è quello che la transizione avvenga senza impatti negativi sui lavoratori e per questo continueremo ad avere un confronto costante con l’azienda”, dichiara il vicesegretario generale Fismic Confsal, Sara Rinaudo.

Durante la riunione, è stato affrontato anche il tema dello sviluppo delle lavorazioni per lo stabilimento Teksid di Carmagnola, che si sta muovendo verso il futuro con la fornitura a Cassino del Battery Case per il Maserati Grecale e il nuovo Ducato a Pratola Serra, oltre alla scatola per il nuovo cambio ibrido Stellantis, una "risposta positiva da parte di Teksid nell’affrontare le difficoltà della transizione dal motore endotermico all’elettrico", secondo Sara Rinaudo, che auspica "il proseguimento positivo delle nuove attività".

Nota di attenzione durante l’incontro quella sul Polo produttivo Carrozzeria di Mirafiori, che occupa circa 3mila persone e continua le produzioni attuali, ma subisce l’andamento attuale del mercato.

La 500bev in particolare risente di problematiche contingenti come una rete scarsa di infrastrutture di ricarica in Italia e la discussione ancora in corso rispetto agli incentivi. Il Governo deve mettere in campo tutte le azioni necessarie per agevolare il settore Automotive italiano. Crediamo nella sinergia tra le Parti, che proseguendo sulla strada degli incontri e del dialogo, potrà traghettare la realtà torinese sul fiume della transizione, senza disastri occupazionali”, conclude Rinaudo.

Soddisfatti anche i rappresentanti di Uilm, con Gianluca Ficco, segretario nazionale responsabile del settore automotive e Luigi Paone, segretario generale di Torino: “Il nuovo piano industriale di Stellantis per Torino acquista finalmente forma e assicura un futuro di lungo termine sia agli impianti produttivi sia ai centri ricerca”. Lo dichiarano , riferendo del lungo incontro sindacale tenutosi a Torino nella serata di ieri.

Dai progetti del Green Campus all'Unità di economia circolare, dal nuovo cambio per auto ibride alla fonderia Teksid di Carmagnola, fino alla Carrozzeria di Mirafiori, dove "sono state confermate le sportive della Maserati e la Fiat 500 elettrica, a dispetto delle voci che la attribuivano altrove, ma è stato ufficializzato che la futura berlina erede della Maserati Quattro porte si farà a Torino. Questo quadro conferma anche nel futuro a lungo termine la presenza di Stellantis e fuga i timori da più parti avanzati. Speriamo che possa infine giungere un’ulteriore modello, che garantirebbe maggiore occupazione, ma su questo ancora non abbiamo ottenuto risposta dalla Direzione aziendale”.

E da Fim Cisl sottolineano: "Abbiamo chiesto la definizione e la conferma della missione produttiva di Mirafiori. Attendiamo una risposta chiara e rassicurante. E' rischioso poggiare le sorti del polo produttivo sui modelli attualmente assegnati. Servono numeri tali da giustificare uomini, mezzi e strutture". 

"Abbiamo apprezzato lo sforzo di sintesi eseguito dalla dirigenza locale nel comporre il puzzle degli interventi su Mirafiori - conclude Edi Lazzi segretario generale della FIOM-CGIL di Torino -. Resta il fatto che quello descritto rimane un contorno. Chi è onesto intellettualmente sa perfettamente che per rilanciare Mirafiori bisogna agire sul suo “core business”, ovvero le produzioni di autovetture. Ecco perché continueremo a chiedere nuovi modelli che peraltro devono essere accompagnati da assunzioni di giovani visto che fra non molto tantissimi degli addetti attuali andranno in pensione, con il rischio che lo stabilimento si spenga per consunzione. Da parte nostra non ci arrendiamo e continueremo a portare avanti le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori".

Ci riteniamo complessivamente soddisfatti del quadro fornito dall’azienda nel corso dell’incontro, durato circa 3 ore, che garantisce una continuità lavorativa ad ogni realtà oggi presente sull’area di Mirafiori, almeno per i prossimi anni - sostengono Fabrizio Amante e Carlo Masera, Associazione quadri -, ma abbiamo sottolineato la necessità di uno specifico incontro di dettaglio sulle attività presenti e future delle Strutture Centrali dell’area torinese, la più grande Unità Organizzativa piemontese, con oltre 6.500 dipendenti”.

Siamo consapevoli della necessità di un impegno comune tra azienda sindacati e istituzioni per garantire un’infrastruttura adeguata, in particolare nel campo dell’elettrico. Spetta a tutti noi lavorare insieme per garantire che Torino e l’Italia nel suo complesso siano all’avanguardia nell’evoluzione del settore automobilistico”, concludono Antonio Spera e Ciro Marino, di Uglm Torino.

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium