“L’impegno che le giovani generazioni stanno mettendo a tutti i livelli, infonde speranza e insieme ci carica di un’enorme responsabilità. La loro voce è imprescindibile e sarebbe gravissimo non ascoltarla. Siamo di fronte a una generazione che sta chiudendo i conti con il negazionismo e il disimpegno climatico e non dobbiamo sottovalutarla. Una generazione digitale, interconnessa, dove le buone idee e le soluzioni innovative viaggiano molto più velocemente che in passato”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, intervenuto a Torino in occasione del Festival del Digitale popolare all’interno di un panel dal titolo “Youth4Climate: un’opportunità per i giovani di tutto il mondo”. Il ministro ha rilanciato l’impegno del Mase e del governo per la promozione del dialogo intergenerazionale e del coinvolgimento dei giovani all’interno del dibattito climatico a pochi giorni dall’apertura della Youth4Climate, l’iniziativa voluta dal nostro Paese nel 2021 e oggi guidata dal Mase e dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo.
Il ministro è intervenuto a chiusura di un hackathon globale che ha aggregato ragazzi e ragazze provenienti da oltre 70 paesi in rappresentanza di 500 organizzazioni e di un milione e mezzo di giovani in tutto il mondo. I giovani si sono confrontati su politica, educazione, salute, giustizia climatica individuando proposte e soluzioni che saranno riassunte in un documento congiunto che sarà nei prossimi giorni consegnato al ministro per rappresentare le loro istanze in vista dei lavori di COP28 Dubai (30 novembre-12 dicembre).
“La formula dell’hackathon", ha detto Pichetto, "permette di avvicinare i giovani di tutto il mondo e farli confrontare su problemi che sono evidentemente comuni. Ora aspetto il documento finale. I ragazzi hanno bisogno di essere messi nelle migliori condizioni per far sentire la loro voce e la Youth4Climate è nata con questo obiettivo, anche in vista di COP28 dove l’Italia ha intenzione di fare la propria parte per la soluzione di questa crisi”. Durante l’evento, il ministro si è soffermato anche sulla Laudate Deum, esortazione apostolica pubblicata da Papa Francesco lo scorso 3 ottobre. “Tra i tanti notevoli passaggi, mi colpisce che il Papa da una parte evidenzi come milioni di persone perdano il lavoro a causa delle conseguenze del cambiamento climatico, dall’altra sottolinei le potenzialità di occupazione della transizione green. La transizione può essere giusta e sostenibile ed è comunque inevitabile. I giovani devono vivere attivamente questo cambiamento ed esserne protagonisti. Compito delle istituzioni è sostenere questo ruolo”.