Eventi - 07 ottobre 2023, 12:40

L’associazione Ettore Serafino costruisce un ‘Album di famiglia’ del territorio

Domani, domenica 8 ottobre, l’inaugurazione della mostra al tempio valdese di Pinerolo dell’archivio in espansione

Una delle foto in esposizione

Ognuno di noi ha, in qualche dimenticato cassetto o scatolone, decine di antiche foto di famiglia, che ritraggono soggetti in posa o in momenti di quotidianità, con i ricordi di quei giorni e visi che lentamente ma inesorabilmente sbiadiscono insieme alle immagini. L’associazione culturale valdese Ettore Serafino si è proposta di creare un archivio territoriale, digitalizzando queste foto e preservandone la memoria: domani, domenica 8 ottobre, l’inaugurazione della mostra con alcune prime, significative immagini.

Il progetto, nato circa due anni fa, è ora composto da dodici fondi, grazie soprattutto alla collaborazione con l’unione femminile della Chiesa Valdese di Pinerolo. “Ci siamo accorti di quanto la conservazione di foto e ricordi sia prevalentemente appannaggio delle donne – racconta Adolfo Serafino –, e per questo abbiamo dato un nome femminile a tutti i fondi, ricordando chi li ha donati o una figura importante della famiglia”. Ogni immagine è stata scansionata e digitalizzata, restituendo l’originale al proprietario, e in seguito sono state inserite le didascalie con date, luoghi e persone presenti. “Abbiamo molte informazioni, ma non tutte: la mostra sarà anche un’occasione per integrare le descrizioni con le notizie portate dai visitatori” spiega Serafino.

La mostra, che sarà inaugurata domani alle 17 al tempio valdese di Pinerolo, in via dei Mille, ha come titolo ‘Album di famiglia – La fotografia: narrazione, memoria, documento’ e raccoglie immagini di tutti i tipi: bambini in casa e a scuola, ritratti di famiglia, eventi come confermazioni e matrimoni, ma anche la quotidianità del lavoro nei campi. “Sappiamo che esistono altri archivi fotografici, come quello della Tavola Valdese, con cui collaboriamo, o della Scuola Latina, ma il nostro parte senza un tema specifico, volendo preservare una memoria di territorio – aggiunge Serafino –. L’obiettivo della mostra è pubblicizzare l’archivio, che speriamo possa espandersi ancora. Non escludiamo in futuro di organizzare altre esposizioni, magari tematiche, ma l’intento principale resta costruire una documentazione accessibile a chiunque ne faccia richiesta”.

La mostra rimarrà aperta al pubblico per tutto il mese di ottobre la domenica in tarda mattinata (a seguito del culto), il mercoledì pomeriggio dalle 15,30 alle 18,30, o su prenotazione chiamando il 351 7939853, a cui ci si può anche rivolgere per contribuire all’archivio.

Rosa Mosso