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Economia e lavoro | 05 ottobre 2023, 13:13

Nuovo Codice degli Appalti: Confcooperative e Regione insieme. Tronzano: "E' la strada da seguire" [VIDEO]

Si punta a una maggiore collaborazione con gli Enti pubblici, in modo che la coprogettazione migliori le gare e i risultati

tavolata con relatori e assessori

Confcoopertive e Regione si confrontano sul Codice degli Appalti

Confcooperative Piemonte ha avviato un percorso di collaborazione con la Regione sul Nuovo Codice degli Appalti. Il Codice, entrato in vigore il 1 luglio, apporta modifiche importanti e promuove maggiore collaborazione con gli Enti pubblici, per provare a migliorare l'attuazione dei bandi degli appalti e le condizioni dei lavoratori.

E oggi, nella Casa della Cooperazione di Torino, si è tenuto un incontro tra le federazioni di Confcooperative, la Regione e gli imprenditori come primo passo per momenti di confronto e collaborazione sul tema. I presidenti delle federazioni hanno parlato di "rivoluzione" portata dal Nuovo Codice, per un nuovo rapporto tra pubblico e privato che non sia conflittuale.

Per la Regione era presente l'assessore al bilancio e alla cooperazione Andrea Tronzano, che ha dialogato coi presidenti delle federazioni di Confcooperative Irene Bongiovanni, di cultura turismo e sport, Giovanni Di Nunno, della sezione regionale di lavoro e servizi ed Enrico Pesce, di Federsolidarietà Piemonte.

"Penso che sia importante che in questi anni si sia sviluppato un dialogo con noi e una collaborazione senza pregiudizi - ha commentato Tronzano - per questo serve che seguano i fatti alle parole di oggi, per sfruttare questa opportunità. Crediamo nella collaborazione pubblico privato, che sia l'esempio da seguire".

"Crediamo molto in questa nuova formulazione del codice degli appalti - ha dichiarato in apertura Tino Cornaglia, presidente di Confcooperative Piemonte - ci si deve lavorare ma sarà utile per portare ai cittadini i servizi che meritano".

Secondo Bongiovanni il nuovo codice offre grandi opportunità per uscire dalla logica conflittuale di pubblico contro privato ed entrare in una logica cooperativa. "Il partenariato pubblico privato è rivoluzionario perché ci permette di non puntare all'offerta economicamente più vantaggiosa, a discapito dei dipendenti - ha spiegato -. Alla Regione chiediamo intanto la formazione degli enti locali e lavorare per fare emergere buone pratiche: gli esempi di chi prova con fatica a non applicare l'offerta economica più vantaggiosa ci sono e dobbiamo farle conoscere".

Francesco Capuano

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