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Economia e lavoro | 26 settembre 2023, 16:08

Ricambi e autoriparazioni: il 2023 prosegue la crescita per il mondo che assiste le quattro ruote

Celebrati al Grattacielo Intesa Sanpaolo i 40 anni di Anfia Aftermarket. Pellegrino: "Superati momenti critici, ora siamo pronti alla sfida dell'elettrico"

Celebrazioni e foto di gruppo sul palco di Intesa Sanpaolo

Anfia ha celebrato i suoi 40 anni presso il Grattacielo di Intesa Sanpaolo

Quarant'anni di Anfia aftermarket, l'associazione che dal 1983 rappresenta - all'interno della filiera automotive - il mondo dei ricambi e dell'autoriparazione. La celebrazione si è tenuta questa mattina presso l'auditorium del Grattacielo di Intesa Sanpaolo.
Attraverso quattro decadi, il gruppo di lavoro conta oggi 72 aziende associate, realtà di primo livello in termini di tecnologie, professionalità e competitività sui rispettivi mercati di riferimento - che condividono i valori della qualità e sicurezza del prodotto, dell’avanzamento tecnologico e del servizio al consumatore.

Il periodo più difficile

"Sono stati 40 anni intensi per il settore IAM, che, grazie alle competenze e alla

professionalità della filiera e ad un grande spirito di resilienza, ha saputo superare

anche i momenti più critici: dalle campagne incentivi – in particolare quella del 1997-1998, con la rottamazione di oltre 3 milioni di veicoli – alla minaccia, poi non

realizzata, di uno spostamento della riparazione verso le reti autorizzate", commenta Massimo Pellegrino, coordinatore di Anfia-Aftermarket, che ha ricordato "in tempi recenti, la sfida del Covid19, con la mancanza di materie prime, componenti e microchip e la relativa gestione degli stock. Nel 2020 il fatturato dell'aftermarket italiano, secondo il barometro aftermarket ANFIA, ha chiuso in flessione del 14%, con un rimbalzo positivo nel 2021 (+22% e +5% rispetto al 2019) e un ulteriore incremento nel 2022 (+8%), aiutato anche dalle dinamiche inflazionistiche".

Numeri (ancora) in crescita

"Nel primo semestre 2023 si registra una variazione positiva dell'11% - aggiunge -. Sul fronte dell'evoluzione tecnologica, l’E-mobility è ormai il presente e sarà il nostro futuro. Nuovi attori di settori affini al nostro stanno entrando nell’automotive portando con sé il proprio know-how. Come filiera IAM, abbiamo le competenze, le tecnologie, i prodotti e soprattutto le persone per garantirci il nostro futuro. E abbiamo dalla nostra parte il tempo per fare le giuste scelte, ponderate nell’interesse dell’intera filiera e dell’utente finale - automobilista o autista di un mezzo commerciale - affinché possano utilizzare su strada mezzi ben mantenuti, al giusto prezzo, e, soprattutto, sicuri, garantendo per tutti la mobilità attesa e necessaria e non imposta".

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