Cultura e spettacoli - 25 settembre 2023, 13:13

"Silenzio": la protesta luminosa e senza musica di Recall in Gran Madre

L'installazione realizzata da Lumen in collaborazione con Francesco Granieri e il suo collettivo F2ALab lancia un appello: "Serve facilitare la gestione degli eventi musicali sul territorio"

Un’installazione in tutti i sensi silente e luminosa nel cuore del quartiere della Gran Madre.  

È l’opera di protesta pacifica realizzata sabato sera da Recall, brand di musica elettronica tutto torinese, che a un giorno di distanza dall’evento che avrebbe dovuto tenersi presso il chiosco Lumen, ha dovuto fare un passo indietro e annullarlo in seguito a nuove richieste burocratiche.

“In collaborazione con Francesco Granieri e il suo team, F2ALab, abbiamo deciso di ricreare una sorta di installazione silente, senza musica - spiega Umberto Milanesio, artista e produttore musicale, fondatore del collettivo -. Spero che da questo possano nascere nuove iniziative e nuovo modo di gestione delle proposte culturali e musicali”. 

Il brand musicale, che dal 2016 si è esibito da Milano a Roma, passando poi per Parigi fino a San Francisco, aveva cominciato a lavorare alla serata da luglio insieme a Lumen. “Abbiamo pensato a un progetto open air, a ingresso gratuito, che per la prima volta fosse allestito alla Gran Madre. Il Comune fin da subito è stato disponibile e propositivo, collaborando con i nostri professionisti, tecnici, ingegneri e architetti. Dopo aver presentato tutti i documenti richiesti, ci è stato dato esito positivo. Ma martedì scorso è stato presentato il progetto in commissione, è stato approvato, ma ci è stato chiesto di aggiungere della documentazione ulteriore da presentare in un giorno lavorativo, era utopistico pensare di riuscirci. Un lavoro di questo tipo richiede studi, sopralluoghi, era impossibile. Dopo un confronto con gli uffici, abbiamo pensato a un aperitivo con accompagnamento musicale, ma anche in questo caso per questioni legate all’acustica su suolo pubblico, non è stato possibile. Siamo quindi stati costretti ad annullare all’ultimo. Siamo molto dispiaciuti perché era la prima volta che si realizzava un evento simile qui in Gran Madre, c’erano molte aspettative, ma a prescindere da questo, se le condizioni per lavorare sono queste, non c’è da stupirsi che passi la voglia di investire tempo e denaro”.

L’evento, a cui hanno partecipato oltre 400 persone, è stata anche l’occasione per devolvere il ricavato della vendita della bottiglie di birra alla Dear Design Around, Onlus del Regina Margherita che si occupa l’educazione a carattere soprattutto culturale dei bambini in difficoltà. 

“Sono molto contento di così tanta partecipazione. Ci sono stati vicini in un momento di difficoltò tante persone che come noi pensano sia il momento di smuovere la acque dal punto di vista dell’organizzazione degli eventi sul nostro territorio” conclude Milanesio.