Attualità - 25 settembre 2023, 18:18

Emergenza migranti, Cirio: "Serve presidio fisso di polizia a Claviere"

Il governatore: "Deve cambiare l'atteggiamento della Gendarmeria francese. È un problema europeo: l'Italia non può accogliere tutti"

Emergenza migranti, Cirio: "Serve presidio fisso di polizia a Claviere"

Per l'emergenza migranti la Regione Piemonte vuole un presidio fisso di polizia a Claviere, vicino al confine con la Francia. È questa la richiesta che porterà il governatore Alberto Cirio al Comitato per l'Ordine Pubblico e la Sicurezza, presieduto dalla Prefettura di Torino.

Un appello ribadito questo pomeriggio a viva voce dal Presidente, che insieme agli assessori alla cooperazione internazionale Maurizio Marrone, ed alla sicurezza Fabrizio Ricca, ha incontrato gli amministratori locali nella sala consiliare del Comune di Claviere per un confronto sull’emergenza migranti.

"Deve cambiare atteggiamento Gendarmeria" 

"Ho voluto esserci oggi - ha spiegato - perché c'è stata una dichiarazione importante di Macron, ottenuta da Meloni attraverso un grande lavoro diplomatico con la Francia". Il presidente transalpino nelle scorse ora ha detto che sulla questione migranti "l'Italia non poteva essere lasciata sola". 

"Voglio essere certo - ha chiarito Cirio - che cambi davvero l'atteggiamento della Gendarmeria francese, che oggi mette a dura prova la tenuta del confine italiano e piemontese". Il governatore, dopo aver definito i sindaci della Valsusa "degli eroi, così come coloro i quali hanno organizzato l'accoglienza" ha aggiunto: "La situazione è sotto controllo, ma deve essere monitorata".

Presidio fisso

"Ho già chiesto al Prefetto - ha proseguito il governatore - una convocazione del Comitato per la Sicurezza specificatamente su questi temi, con la richiesta di istituire una postazione fissa a Claviere. La Regione è disponibile, anche economicamente, ad intervenire per garantire il presidio delle forze dell'ordine in quell'area". 

"La cosa importante è che cambi l'atteggiamento dei francesi. Oggi non è assolutamente accettabile: le persone vengono rimandate in Italia, quindi diventa un problema solo nostro. È evidente che è un problema europeo e l'Italia da sola non può accogliere tutti. Anche la Francia deve fare la sua parte" ha concluso Cirio.