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Eventi | 23 settembre 2023, 14:52

Bricherasio ha un nuovo ‘marchese’ e una nuova ‘contessa’

Le due maschere che rappresenteranno il paese durante il Carnevale faranno il loro esordio domenica alla Sagra dell’Uva

Le due nuove maschere di Bricherasio

Le due nuove maschere di Bricherasio

Qualcuno le ha viste sfilare già a febbraio, al Carnevale di Bagnolo Piemonte, ma l’investitura ufficiale da parte del sindaco di Bricherasio è avvenuta mercoledì in municipio. Il Marches del Ducet e la Cuntessa d’la Barbera sono le due nuove maschere di Bricherasio che sfileranno per la prima volta in paese all’apertura del passaggio dei carri allegorici della cinquantacinquesima Sagra dell’Uva, domani, domenica 24, alle 14,15. “Bricherasio è uno dei pochi paesi a non avere le maschere tipiche, così, quando siamo stati invitati al Carnevale di Bagnolo Piemonte, abbiamo deciso di crearle, anche su inspirazione di villafranchesi ‘Pescadur’ e ‘Pescadoira’” racconta Alberto Godino, presidente della Pro loco di Bricherasio, che veste i panni del Marches.

Prima di impegnarsi nell’ideazione dei costumi, la Pro loco ha verificato che nella storia passata del paese non ci fossero già state maschere tipiche di Carnevale: “Appurato questo, siamo partiti ad ideare i costumi facendo riferimento alle due famiglie nobili più importanti nella storia di Bricherasio: i conti di Cacherano e i marchesi di Castelvecchio aggiunge –. Poi, era necessario citare due vitigni importanti per i nostri produttori di vino: il dolcetto e la barbera”. Quello del Marches è un vestito molto più facile da indossare rispetto a quello della Cuntessa: “Il sottogonna è stato realizzato con i veri propri cerchi che mantengono l’ampiezza del vestito e il loro diametro è più di un metro... Non è semplice quindi da gestire, soprattutto quando bisogna sedersi” racconta Sonia Castagno che interpreterà la maschera femminile. Lei è di Bibiana ma frequenta Bricherasio ed è amica dai tempi delle superiori di Godino. “Ho sempre partecipato ai carri di Carnevale e anche a quelli della Sagra dell’Uva, ma mai con un costume di questa importanza” afferma Castagno.

A realizzare i vestiti ci hanno pensato il gruppo delle sarte della Pro loco: “Elsa Bernardi, Maura Colmo, Gabriella Blanc e io stesso nei momenti liberi – rivela Godino –. Hanno fatto un ottimo lavoro in pochissimo tempo”

Elisa Rollino

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