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Cultura e spettacoli | 20 settembre 2023, 11:13

"Cos'è l'uomo?". Una mostra fotografica di Daniele Solavaggione racconta i 30 anni del Banco Alimentare [FOTO e VIDEO]

Nella piazza dei Mestieri oltre 60 immagini riportano scene di aiuto quotidiano delle persone in difficoltà: dagli Asili notturni alle mense, fino alle collette alimentari

mostra banco alimentare

"Cos'è l'uomo?". Una mostra fotografica racconta i 30 anni del Banco Alimentare

Dagli Asili notturni di via Ravenna, dove si ospitano anche gli animali domestici e si assicurano anche le cure dentali al Caat, alle porte di Torino, dove viene raccolto il cibo. E poi l'opera Pia Barolo dove si fa formazione e le strutture a Bra, dove vengono coltivate le verdure, fino alle mense. Tutto questo è "Cos'è l'uomo, perché te ne curi?", la mostra fotografica ospitata in Piazza Dei Mestieri che racconta l'attività del Banco Alimentare attraverso le foto di Daniele Solavaggione, fotogiornalista e socio dell'agenzia Reporters.

Una storia lunga 30 anni

"Il Banco Alimentare taglia il traguardo dei 30 anni - dice Salvatore Collarino, presidente del Banco Alimentare - e siamo entrati in contatto con Daniele Solavaggione, che si era spesso dedicato al mondo dei senzatetto. Abbiamo voluto evidenziare non solo la faccia drammatica, ma anche come la società civile cerca di dare una risposta ai bisogni".

I numeri parlano di 568 strutture caritativa supportate, quasi 110mila persone assistite nell'ultimo anno e 9384 tonnellate di cibo raccolte. I dipendenti sono 19, mentre sono 175 i volontari stabili. Sono 144 le aziende donatrici di alimenti e 330 o supermercati.

Un mondo da svelare

"C'è un mondo incredibile dietro queste strutture, un mondo spesso nascosto, ma che sentivo fosse necessario raccontare - dice Solavaggione - Ci sono persone che si mettono a disposizione, addirittura nella vecchia Porta Susa ci sono persone che portano cibo e poi si fermano a tenere compagnia alle persone".

La mostra itinerante

Per completare il lavoro sono serviti circa due mesi, per un totale di 61 immagini che dai cartelloni raccontano frammenti di una quotidianità spesso nascosta, agli occhi della gente comune. 

La mostra, partita da qui dove rimarrà fino al 23 settembre, potrebbe spostarsi anche in altre location cittadine. Spazi magari legati all'Università e alle istituzioni.

Massimiliano Sciullo

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