L'incredibile proliferare di campi in tutti gli angoli di Torino, del Piemonte e d'Italia sta a significare una cosa molto chiara: il padel ha conquistato tutti. E lo ha fatto, tra le altre ragioni, proprio perché è uno sport adatto a tutti: per dimostrarlo approderà in città l'Inclusive Padel Tour, il primo evento ufficiale dove persone disabili e non possono giocare insieme.
A Torino l'Inclusive Padel Tour
La tappa torinese dell'Inclusive Padel Tour si svolgerà sabato 16 settembre, dalle 11 al tardo pomeriggio, al Centro Sportivo Robilant di piazza Robilant 16. Il circuito è stato fondato dall'atleta paralimpico Alessandro Ossola (presidente dell'associazione Bionic People, ndr), campione di atletica leggera: “Ogni team - spiega – è composto da 1 giocatore disabile e uno non, grazie al doppio rimbalzo si appianano tutte le differenze: il padel è uno sport che permette a tutti di giocare vivendo la propria normalità. Il Tour ha 5 tappe e, quest'anno, avremo atleti da Italia, Spagna, Francia e addirittura Cile”.
L'attenzione delle istituzioni
Lo sviluppo straordinario del padel non poteva non attirare l'attenzione delle istituzioni: “La Fitp – sottolinea l'assessore allo sport della Regione Piemonte Fabrizio Ricca – è diventata la seconda federazione per numero di tesserati: il Piemonte ha risposto perché si tratta di uno sport che piace, semplice e che permette a tutti di poter giocare e divertirsi insieme creando inclusività. L'intesa con il Comune, cementata dalle ATP Finals, aiuta molto”.
Sulla stessa lunghezza d'onda è il parigrado della Città Mimmo Carretta: “Compito di un'amministrazione - aggiunge – è quello di accompagnare i processi per renderli virtuosi: l'esplosione del padel interessa tutti e sta a noi ricondurla a progettualità con il coinvolgimento di scuole e associazioni che promuovono l'attività di base anche in periferia. Lo sport, ricordiamo, è un importante presidio sociale”.
L'organizzazione
L'Inclusive Padel Tour ha ricevuto il supporto di Coca Cola, Intesa Sanpaolo, Ice Pharma, Centro Sportivo Robilant e Babolat, oltre al patrocinio del Ministero per le Disabilità.