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Politica | 29 luglio 2023, 07:10

Stop agli sfalci del verde a Torino? Parla Ravinale: “Nostra proposta strumentalizzata"

Dopo le polemiche, la capogruppo di Sinistra Ecologista spiega meglio il senso della mozione presentata la scorsa settimana in Commissione: "Non vogliamo cancellare la manutenzione del verde, ma valutare la possibilità di mantenere una natura più rigogliosa all'interno di parti di verde pubblico anche piccole"

foto di archivio

Stop agli sfalci del verde a Torino? Parla Ravinale: “Nostra proposta strumentalizzata"

La proposta di limitare gli sfalci del verde in alcuni punti di Torino per favorire la biodiversità, presentata attraverso un'apposita mozione firmata dalla capogruppo di Sinistra Ecologista in Consiglio Comunale Alice Ravinale, aveva fatto rapidamente il giro della città e non solo, aprendo il fronte delle polemiche soprattutto con il centrodestra (che aveva risposto anche attraverso l'assessore regionale Marnati, ndr).

"Proposta strumentalizzata"

A poco più di una settimana di distanza dalla presentazione del documento in Commissione, è la stessa Ravinale a fornire alcune puntualizzazioni: “La nostra proposta – precisa – è stata chiaramente strumentalizzata: non vogliamo, infatti, cancellare la manutenzione del verde, bensì valutare la possibilità di mantenere una natura più rigogliosa all'interno di parti di verde pubblico anche piccole ma che potrebbero fare la differenza in termini di resilienza climatica, senza creare problemi a persone, animali e viabilità. Come? Torino ha una grande copertura di spazi verdi, quindi si potrebbero mappare le aree della città senza un utilizzo specifico o porzioni di parchi non utilizzate da persone valutando di gestire gli sfalci in modo diverso”.

Le azioni da mettere in campo

Il piano illustrato poco fa prevede alcune azioni molto precise: “Il nostro obiettivo – prosegue – è quello di promuovere un rafforzamento generale del territorio, una miglior conservazione del suolo, un miglior assorbimento dell'acqua e la riduzione delle isole di calore. Tutto questo attraverso la selezione e la semina di piante e fiori in grado di stimolare lo sviluppo della biodiversità e favorire la funzione degli insetti impollinatori, facendo sì che questi ultimi trovino in ambito urbano un ambiente ideale e limitando la proliferazione di graminacee infestanti. Non è nostra intenzione, in definitiva, limitare l'utilizzo del verde o creare problematiche abbandonandolo a se stesso, quanto piuttosto usare la natura cittadina per contrastare i cambiamenti climatici; capiamo benissimo che i cittadini siano abituati ad avere l'erba tagliata a raso, per questo servono una comunicazione idonea e processi di coinvolgimento”.

Le ragioni della mozione

In conclusione, Ravinale espone le ragioni che hanno portato alla mozione, senza risparmiare una frecciatina alla Regione: “Quelle appena elencate – conclude – non sono attività all'avanguardia, ma strategie messe già in atto in molte altre città in Europa e in Italia, come Milano. Ci fa sorridere che, mentre ci stava attaccando, la stessa Regione ha approvato un piano di forestazione urbana da 20 milioni di euro che, tra gli obiettivi, ha proprio quelli di mantenere la biodiversità in ambito urbano e di creare corridoi ecologici per gli insetti impollinatori. La nostra proposta, dunque, si pone in continuità con le decisioni prese anche ad altri livelli istituzionali perché imposte dai cambiamenti climatici e dalla transizione ecologica; qualcuno, però, crede che tutto questo sia uno scherzo”.

Marco Berton

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