L’erba alta non fa quasi più notizia a Torino. Sono sempre di più infatti le segnalazioni relativa a una situazione fuori controllo, con vere e proprie giungle urbane, soprattutto in periferia. E se da una parte il Comune è alle prese con l’esigenza di garantire sfalci e la suggestione di non tagliare l’erba per tutelare la biodiversità, dalla Circoscrizione 5 due consiglieri di Fratelli d’Italia avanzano una proposta: coinvolgere i percettori del Reddito di Cittadinanza nei progetti di utilità collettiva, come per esempio lo sfalcio dell’erba, appunto.
La richiesta arriva da Alfredo Ballatore e Carmela Ventra, che già mesi fa avevano presentato un'interpellanza sul tema: il decreto legge 4/2019 infatti introduce i Progetti di Utilità Collettiva per i percettori del Rdc, obbligati a partecipare alla realizzazione di progetti del Comune per un minimo di 8 ore alla settimana. La proposta avanzata al sindaco Stefano Lo Russo? Coinvolgere queste persone nella gestione del Verde e degli spazi pubblici, per ripristinare il decoro. Una realtà già attiva in altri Comuni italiani, dove i percettori sono coinvolti in progetti i cui benefici ricadono poi sulla collettività.
“Sindaco la vogliamo trovare una soluzione o dobbiamo aspettare che l'erba ci arrivi ai primi piani delle abitazioni?”, è la domanda retorica posta al primo cittadino? Quel che è certo è che tra proposte, provocazioni e domande, la Circoscrizione 5, come tante altre zone della città, si ritrova immersa in una vera e propria giungla e il prossimo sfalcio potrebbe arrivare solo a settembre. Da qui la richiesta: un coinvolgimento diretto dei percettori del Reddito di Cittadinanza.